(S)Visti da Lontano – Ma con Pavoletti e Perin, come sarebbe finita…?

Resta il rammarico di non aver potuto vedere Pavoletti e Perin calcare i meravigliosi campi verdi di Francia


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Ogni genoano dovrebbe aver a cuore le sorti degli “Azzurri”. La Nazionale, nonostante i suoi tanti “difetti”, rappresenta nel mondo la grande scuola calcistica italiana, fondata a Genova il 7 settembre 1893 da Sir. James Spensley.

L’europeo dell’Italia è purtroppo definitivamente finito. Per tutti resta la convinzione di essere usciti a testa alta. Per il Popolo Rossoblù resta il rammarico di non aver potuto vedere Pavoletti e Perin calcare i meravigliosi campi verdi di Francia.

Credo che ogni tifoso genoano abbia, anche per un frazione di secondo di “follia”, pensato a come sarebbe finita quella “subdola, turgida, cinica lotteria dei rigori”, se al posto di Pellè ci fosse stato il Pavoloso, e se al posto del grandissimo Gigi Buffon ci fosse stato quel gran para-rigori di Perin.

L’augurio ai due campionissimi del Grifone è che possano essere protagonisti ai campionati mondiali 2018 (probabile), magari con ancora indosso la maglia del Grifone (molto improbabile).

Il Genoa di oggi è ancora un cantiere apertissimo, come del resto la maggioranza delle squadre di Serie A. La voglia di Genoa, dopo una giusta vacanza, inizia a farsi sentire, e aumenterà sempre più nelle prossime settimane.

Sarebbe bello che, come successo in passato, la società riuscisse a organizzare qualche amichevole internazionale, magari cercando di incontrare anche qualche “grosso nome”, per potere regalare ai tifosi ancora qualche partita dal sapore europeo.

Per il resto non resta che attendere, sperando magari un giorno di incontrare qualche nobile del calcio europeo. Anche solo per un amichevole.

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