(S)Visti da Lontano – L’eccessivo turnover nel Genoa è un errore: crea gran confusione

La rotazione nello schieramento crea la mancanza di fiducia nei calciatori, come accadeva lo scorso anno con Juric che proponeva spesso formazioni diverse


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Le prime quattro giornate di campionato cominciano a dare delle indicazioni sui rapporti di forza del campionato.

Juve (l’assenza di Marotta si fa sentire), Inter (la presenza di Marotta si fa sentire) e Napoli giocheranno un campionato a parte. Roma e Lazio inseguiranno il sogno Champions, insidiate da Atalanta e Torino nelle posizioni immediatamente successive.  Bologna (dall’arrivo di Mihailovic viaggia a medie punti da Europa), il Sassuolo e il Cagliari potrebbero essere la sorpresa, ma comunque non avranno problemi a fare un campionato più che tranquillo. Milan, con un ambiente totalmente sfiduciato, e Fiorentina, che non vince una partita da 7 mesi, sono squadre paradosso, ma hanno i valori tecnici per arrivare in Europa League.

Dietro la concorrenza è fitta. Sampdoria, Spal e Udinese si sono indebolite rispetto all’anno scorso e anche il Parma è destinato a soffrire molto. Il Brescia delle tre neo-promosse sembra quella attrezzata meglio per la salvezza, mentre Hellas e Lecce dovrebbero compiere un mezzo miracolo per salvarsi.

Il Genoa? La classifica dice 4 punti in piena bagarre. Il sentimento verso la squadra era molto confidente prima della rovinosa sconfitta di Cagliari. Pare che Preziosi si sia arrabbiato parecchio venerdì scorso e ha ragione. La squadra è stata molle e deconcentrata: troppe occasioni buttate alle ortiche. Andreazzoli ha commesso degli errori gravi, adottando un turnover che rischia solo di creare confusione tra i calciatori.

In un ambiente come quello del Genoa si ottengono risultati con l’avere delle gerarchie definite e chiare. Ballardini e Gasperini ne sono l’esempio. Ballardini puntava su di un undici base sul quale lavorare per tutta la stagione. Gasperini giocava con 14 calciatori perché cambiava sempre nel secondo tempo esterni, ma ricorreva al turnover solo alla terza partita in 1 settimana e spesso rimediano sconfitte.

La rotazione e l’eccessiva concorrenza interna tolgono fiducia ai calciatori, vedasi quanto successo con Juric che proponeva spesso formazioni diverse con il risultato di fare solo una gran confusione.

Bologna e Lazio diranno se questo Grifone 2019-2020 potrà fare un campionato tranquillo e di bel gioco, oppure se vivremo un’altra stagione di confusione, depressione, isterismo e porte girevoli in campo e in panchina.

Il consiglio che ci permettiamo di dare al Mister è di non generare confusione in un ambiente che va già abbastanza in confusione da solo.

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