(S)Visti da Lontano – La rosa del Genoa ai raggi X: punti di forza e di debolezza

Centrocampo reparto più solido, ma la squadra è da completare


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Il Genoa decolla oggi per il ritiro di Neustift, ma la rosa del Grifone dopo la chiusura del calciomercato estivo sarà, ci auguriamo, molto diversa da quella di oggi. Anche perché, analizzando reparto per reparto, la squadra è largamente incompleta.

La porta è a posto: Perin titolare ancora per un anno. Lamanna in verità meriterebbe di giocare una stagione da titolare, anche altrove, per raccogliere l’eredità dell’attuale numero 1 dopo la sua, inevitabile, cessione.

La difesa oggi conta solo su tre uomini: Burdisso, Izzo e Munoz. Mancano due titolari in sostituzione di Ansaldi e De Maio. Il primo è molto difficile da rimpiazzare. Il secondo non era titolarissimo, ma tra squalifiche, infortuni e turnover ha timbrato spesso, volentieri e bene il cartellino: l’anno scorso 26 presenze. Servirebbe anche una riserva di qualità, perché Renzetti, Fiammozzi, Marchese, Cissokho e Rosi possono al massimo fare numero.

Il centrocampo è il reparto più solido: Laxalt, Rincon, Rigoni e il rientrante Dzemaili garantiscono corsa, muscoli e grinta. Servirebbe un regista, un Bertolacci, per intenderci, per dare quella qualità alla manovra che l’anno scorso, soprattutto prima dell’arrivo di Suso e Cerci davanti, è mancata.

Anche in questo reparto i vari Ntcham, Tachtsidis e Cofie, a meno di esplosioni improvvise, saranno comprimari.

La nota dolente è in attacco. Pavoletti dovrebbe essere la certezza, ma Preziosi lo vuole vendere (vedremo il rimpiazzo). In ritiro ci saranno Capel, Lazovic, Pandev, Zanimacchia e (poi) Gakpè. Con grande rispetto, i numeri della scorsa stagione dei sopra citati dicono che si tratta di un reparto avanzato da Serie B. Al netto di Ocampos, che anche in caso fosse un campione avrà giustamente bisogno di qualche mese per ambientarsi, l’attacco del Grifone è da Serie B.

La società conosce i limiti dell’attuale rosa e siamo certi che provvederà a sistemare il tutto. Anche perché storicamente Preziosi ha piazzato i migliori colpi sul finire del mercato.

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