Preziosi deve iniziare a pensare al Genoa che sarà nel 2019-2020, iniziando dai tasselli Perinetti e Prandelli.
Entrambi hanno lavorato male, ma è molto difficile capire dove inizino le loro responsabilità e finiscano quelle di Preziosi stesso. Vale quindi la pena di dare ancora fiducia a questo duo, sia perché sotto contratto sia perché bisognerebbe provare a dare continuità operativa.
La porta sarà ancora difesa da Radu, partito malissimo ma migliorato nel corso del campionato. Il ragazzo è molto forte tra i pali quanto debole nelle uscite alte. Misterioso il destino di Jandrei, messo sotto contratto sino al 2021 (ma c’era bisogno di andare sino in Brasile per prendere un portiere di riserva?). Da capire anche il ruolo di Marchetti, ancora con un anno di contratto a 800 mila euro circa. L’ex laziale ha avuto un ruolo importante nello spogliatoio, ma è strapagato. Chissà che si possa ipotizzare per lui un allungamento del contratto con contestuale spalmatura dell’onere economico.
La difesa è da rifondare. Romero, in caso di permanenza sino a giugno (e non sino a gennaio) e Criscito sono le uniche due certezze. Zukanovic, scadenza 2021, può tornare utile partendo dalla panchina solo in caso di permanenza di Prandelli.
Biraschi ha dimostrato di amare il Genoa e meritare una ulteriore possibilità, anche se alla luce del rendimento avuto sotto la gestione Prandelli, potrebbe aver bisogno di cambiare aria per rilanciarsi.
Il resto è da ricostruire. Gunter, Pezzella e Pereira per diversi motivi non si sono dimostrati all’altezza della piazza ed è giusto che vengano venduti o rispediti al mittente.
Idem dicasi per i vari Bessa, Rolon, Veloso, Radovanovic in mezzo al campo. Il Genoa potrebbe dare una possibilità a Larager e Mazzitelli, riscattati a titolo definitivo.
In attacco l’unico da confermare è Kouamè, magari regalando una wild card di gratitudine a Goran Pandev.
Sanabria e Lapadula è meglio che vadano a cercare fortuna altrove. Favilli potrebbe rimanere come quinta punta e provare a scalare le gerarchie, perché non gioca una stagione intera da più due anni e perdi più era di Serie B.
Preziosi dovrà investire per avere una squadra competitiva, anche perché dalla Serie B sono salite Brescia, Lecce e Verona, tre piazze importanti, e il Grifone parte da un quart’ultimo posto guadagnato per il rotto della cuffia.
L’anno prossimo salvarsi sarà ancora più dura.