Ballardini ha ragione: la strada per salvarsi è ancora molto, molto, molto lunga. Il Grifone ora vola, macina punti contro le squadre di alta classifica e riesce a sconfiggere quelle di bassa. La difesa è impenetrabile, Radovanovic ha dimostrato di poter guidare la difesa molto meglio di Zapata (e anche di Romero), il centrocampo sembra un lontano parente di quello visto con Maran e Destro mette in rete ogni pallone che tocca. Ma il campionato è lungo e arriveranno anche le giornate storte. Bisogna quindi sfruttare il momento e cercare di pescare qualche jolly contro le big.
Iniziando da sabato sera. Nessun genoano, calciatore o tifoso che sia, ha dimenticato quanto successo il 27 settembre scorso all’allora Stadio San Paolo di Napoli.
Il Genoa, dopo un primo tempo dignitoso, venne demolito dagli indemoniati Azzurri di Gattuso e dal suo “prodigioso” schema con 4 attaccanti.
Peccato che i calciatori del Genoa non stessero proprio in piedi quella sera, perché era in fase di scoppio un focolaio Covid che avrebbe fatto mettere in quarantena quasi 16 tra calciatori e staff.
Il Genoa incassò una sconfitta tra le più brutte della propria lunga storia, nel tripudio di Presidente e calciatori azzurri.
Simpaticamente e sportivamente, non abbiamo dimenticato quei giorni e siamo convinti che i ragazzi di Ballardini ci tengano particolarmente a riscattare quella immeritata figuraccia.
Il Napoli sta vivendo una “crisi di governo” tra allenatore e presidente e mercoledì prossimo (e quello successivo) affronterà l’Atalanta nelle semi-finali di Coppa Italia.
Il Genoa cercherà una “fredda vendetta sportiva”.
