(S)Visti da lontano – Il Genoa vuole la quarta vittoria consecutiva al Ferraris, ma non dovrà sottovalutare l’Empoli

In passato i toscani hanno spesso detto male, molto male al Grifone: basti pensare alla salvezza all’ultima giornata nel 2019

Federico Santini Genoa Preziosi

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Il Genoa esce da San Siro con maggiore consapevolezza nei propri mezzi. La squadra di Vieira è piaciuta ai tifosi che, a un certo, credevano di poter far bottino pieno su un campo dove il Genoa non vince dal 1994.

Il Grifone ora si può concentrare su domenica pomeriggio, ore 15, quando ospiterà l’Empoli.

Una vittoria probabilmente sancirebbe la virtuale salvezza del Grifone, perché salirebbe a +12, con scontro diretto a favore, sui toscani.

La partita, tuttavia non è assolutamente da sottovalutare. È vero che l’Empoli ha conquistato due punti nelle ultime dieci partite che è piena di infortunati e che mercoledì ha pure il “fastidio” del turno di Coppa Italia con trasferta a Torino sponda Juve.

Ma è altrettanto vero che l’Empoli è una di quelle squadre che ha spesso detto male, molto male al Genoa. Basti pensare alla stagione 2018-2019, piuttosto che al recupero di 10 punti in classifica, con giornata finale al cardiopalma, di un Genoa allo sbando sotto la guida di Preziosi, Perinetti e Prandelli (la famigerata stagione del «qualcosa ci inventeremo dopo la cessione dell’incedibile Piatek al Milan».

Aggiungiamo che l’Empoli affronterà la sfida di Coppa Italia come una scampagnata e che potrebbe recuperare qualche uomo, in particolare Ismajli, vero e proprio leader della difesa. E aggiungiamo che le squadra di D’Aversa, basta prendere a esempio le passate stagioni, sono solite partire molto forte (19 punti nelle prime 15 partite) per crollare nella parte centrale del campionato (2 punti in 10 incontri), ma riprendersi nei finali di stagione. Non sappiamo se queste prerogative sono frutto della preparazione che l’ex Samp adotta, ma i numeri dicono questo.

Il Genoa non deve assolutamente sottovalutare l’impegno, fare attenzione al gioco sulle ali della squadra azzurra e cercare la quarta vittoria interna consecutiva e dire definitivamente addio alla zona rossa che, solo qualche mese fa, sembrava fosse il destino rossoblù sino all’ultima giornata.

Domenica testa fredda e cuore caldo.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.