(S)Visti da lontano – I sei punti da sviluppare per il futuro del Genoa

Il vero vantaggio competitivo sarà l’amore del Popolo Rossoblù

Federico Santini Genoa Preziosi

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Il campionato è finito e il rammarico per la retrocessione è ancora maggiore, considerando la quota salvezza clamorosamente mai così bassa a 31 punti.
Spesso bisogna morire per poter rinascere. Per poter rinascere meglio. Il Grifone in questa sciagurata stagione ha iniziato il proprio “total reset” dalla gestione Preziosi, chiusasi definitivamente con le dimissioni dell’ex proprietario dal consiglio di amministrazione del Genoa.
Ora i 777 possono occuparsi del futuro. Primo: confermare Spors e Blessin. Secondo: inserire una figura dirigenziale italica che conosca la realtà nostrana. Terzo: liberarsi degli onerosi contratti dei senatori della squadra. Quarto: costruire una squadra che abbia un preciso DNA da Genoa, una caratterizzazione di lotta e grinta. Quinto: comprare calciatori che conoscano la categoria perché la B è una giungla. Sesto: fare una campagna abbonamenti che coinvolga e riporti i tifosi allo stadio.
Il vero vantaggio competitivo del Genoa sarà l’amore del Popolo Rossoblù. La Gradinata Nord quest’anno è stata stratosferica. Agli ultras del Genoa, alle donne e agli uomini che vivono per il Genoa ogni giorno, deve andare il ringraziamento di tutti, per averci fatto comunque vivere una stagione, dal punto di vista emotivo, fantastica.

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