(S)Visti da lontano – Ecco il “portfolio” calcistico di 777 Partners

Genoa, Siviglia, Standard Liegi e Vasco da Gama: breve analisi dell’iniziativa del gruppo americano

Federico Santini Genoa Preziosi

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La notizia del momento non è tanto il pareggio contro l’Atalanta Bergamasca Calcio, che non cambia nulla sotto il profilo della classifica, ma l’acquisizione da parte di 777 Partners di altre due storiche società calcistiche: Standard Liegi e Vasco de Gama.

Il Royal Standard de Liège, fondato nel 1898, è con l’Anderlecht e il Club Bruges una delle più titolate squadra belghe. I “rossi” hanno nella loro storia 10 campionati tra il 1958 e il 2009. Attualmente non se la passa benissimo e vive nell’anonimato della Jupiter League.

Il Club de Regatas Vasco da Gama, è una società polisportiva brasiliana fondata da portoghesi nel 1898. Il Vasco è con Botafogo, Fluminense e Flamengo, una delle quattro più importanti squadre di Rio de Jainero, al punto che gioca diverse partite al Maracanà. Attualmente il Vasco gioca in Serie B, insieme ad altre nobili decadute come Cruizero e Botafogo stesso.

Il “portfolio” calcistico, così lo chiamano sul proprio sito istituzionale i 777 Partners, è ormai composto da Genoa, Siviglia (con una quota di minoranza), Standard Liegi e Vasco de Gama.

Sarà particolarmente interessante capire se questo “portfolio” sarà gestito unitariamente, tramite uno scouting internazionale centralizzato, magari creando anche una società “ad hoc”, oppure ognuno penserà per se e le società rimarranno indipendenti.

Sicuramente affascinante la possibilità di fare qualche partita contro le consociate straniere, ma ancora più interessante pensare che Vasco e Standard Liegi diventino serbatori, incubatori, di giovani promesse da presentare nel Genoa nel campionato più difficile dei tre, cioè la Serie A, per poterne valorizzare l’investimento.

I fondi di investimento hanno come obiettivo la creazione di valore nel lungo periodo. I 777 rappresentano attualmente un unicum nel mondo del calcio e non ci stupiremmo se, dopo alcune società un po’ decadute, ma dalla grande tradizione, acquistassero qualche ulteriore società calcistica sud americana e magari africana.

Il Genoa potrebbe diventare al contempo parte integrante di un gruppo multinazionale del calcio e al contempo la principale “boutique” dove esporre i gioielli costruiti nel mondo.

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