Strootman prima al Ferraris: il pubblico del Genoa tutto per lui

Il popolo rossoblù l'ha ammirato all'opera soltanto per cinque minuti contro il Modena

Strootman Genoa

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Oltre che da una pesante sconfitta, nel calcio la svolta può originare dall’affidamento più o meno condizionato che taluno ripone in una mossa estemporanea, sino a quel momento intentata. Così è capitato a mister Blessin una volta conseguita la vittoria da «trentasette e due» contro il Modena, per citare una locuzione storica di Pepinoeu Viola: tre punti e niente di più oltre lo spesso velo d’opacità di una prestazione che ha accontentato pochi, svevo compreso. O forse nessuno, tanto per essere più realisti del re. In lata parte, però, Blessin ha fugato i dubbi tattici con l’amichevole che il Genoa ha indetto a Montecarlo apponendo quasi un segreto di stato che una volta tanto si è rivelato benefico: di ritorno dal Principato, infatti, il tecnico tedesco si è convinto che non è poi così male fare in modo che il baricentro della squadra sia supportato da Strootman.

Così il Genoa è sceso in campo a Ferrara come con il Monaco: l’olandese, che ha fatto coppia con il rientrante nazionale Frendrup, ha impiegato una decina di minuti per capire i rapporti di forza della Spal e l’inerzia della partita. Ha atteso con pazienza, scansionato gli angoli dell’avversario e poi dominato la scena come farebbe un tenore nella sala d’aspetto di un laringoiatra. Strootman ha ingaggiato un duello transgenerazionale con Sasà Esposito che ha stravinto sottraendo – rectius, sequestrando – il pupo campano della Spal per poi restituirlo al preoccupato pubblico del Mazza per lo scambio delle casacche da gioco a fine partita. Ha ribadito di essere un calciatore sopraffino che nel torneo di Serie B non ha rivali se supportato dalle ginocchia e dalla fiducia dell’ambiente rossoblù, peraltro ricambiata con sincerità: Cagliari sembrava la Waterloo di Strootman, la macaia estiva di Genova lo ha rigenerato ad alti livelli.

Eppure il rapporto tra i tifosi del Genoa e Strootman è davvero particolare poiché esso si è stretto con il distanziamento imposto dalla pandemia capitato in un momento difficile per il centrocampista, rimasto senza mamma e impossibilitato a recarsi in Olanda. Durante quei giorni Strootman ha percepito da vicino il calore dei genoani i quali, benché distanti dal campo, si sono uniti in un abbraccio immaginario che domani sera diventerà reale. Infatti per la prima volta da quando è al Genoa l’olandese di Rotterdam giocherà davanti al pubblico rossoblù che lo ha ammirato all’opera soltanto per una manciata di minuti da subentrato con il Modena. Niente più porte chiuse, rimbombo desolante e teloni a coprire gli spalti vuoti: il popolo del Ferraris avrà occhi per Strootman che nel 2022 si è preso il Genoa come lo conquistò in un attimo nel girone di ritorno del 2021. Una svolta che si è ripetuta e neppure stavolta per una sconfitta.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.