Stellini: «La cultura del lavoro alla base dei successi del Genoa»

Il protagonista di mille battaglie in rossoblù Christian Stellini goisce per la qualificazione europea del Genoa e loda i protagonisti di questo storico risultato. E dire che tutto ebbe inizio da quel rigore che trasformò nei play off di serie C...


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Le maglie cambiano, la stima e l’ammirazione resta. Christian Stellini non è più un giocatore del Genoa ma è come se facesse ancora parte della grande famiglia rossoblù. E non a caso ha voluto assistere alla gara casalinga contro il Lecce per salutare il ritorno in Europa di una squadra che sente un po’ sua. La tifoseria conserva ottimi ricordi di Stellini sia come uomo che come calciatore. Un tipo da Genoa sotto tutti i punti di vista.

«Vedere approdare il Grifone in Europa League mi fa un certo effetto – ha ammesso il forte difensore – soprattutto pensando da dove siamo partiti. Si, è vero, tutto è iniziato da quel rigore che segnai a Salerno nella semifinale dei play off di serie C. Ci penso spesso e lo ricordo ogni volta con immenso piacere. Lo stesso piacere che provo quando vengo al “Ferraris” a tifare per i miei ex compagni».

E chissà cosa avrebbe dato Stellini per far parte della squadra che ha conquistato uno storico quarto posto a pari punti con la Fiorentina.

«Non nascondo che sarebbe stato bellissimo – ha sottolineato – ma il calcio è fatto così e non ho nessun particolare rammarico».

Benchè il suo presente si chiami Bari, il difensore non ha affatto allentato il rapporto con la piazza rossoblù.

«Ho visto in tv quasi tutte le partite del Genoa – ha dichiarato – visto che questi colori mi sono rimasti dentro. Sono davvero felice per i risultati che la squadra è riuscita a conseguire. Il segreto? Beh, giocatori del calibro di Milito, Thiago Motta e Ferrari farebbero la differenza in qualsiasi organico. Qua a Genova, in più, c’è un aspetto da non trascurare: una grandissima cultura del lavoro, la base fondamentale per ottenere grandi soddisfazioni»

Claudio Baffico

 

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