Spors: «Il talento è funzionale allo stile di gioco di una squadra»

«La tecnologia ha cancellato i confini e migliorato la valutazione qualitativa» spiega il direttore

Spors Genoa
Il gm Spors a Pegli (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Rivista 11 ha intervistato Johannes Spors, Group Sporting Director di 777 Partners. Il tema centrale è la ricerca del talento: «Un calciatore di talento diventa tale nel momento in cui è funzionale allo stile di gioco che hai deciso di proporre. Al Genoa abbiamo deciso di proporre un gioco aggressivo, intenso, quindi abbiamo bisogno di giocatori la cui caratteristica fondamentale è la velocità. Esistono due tipi di velocità: quella della testa e quella delle gambe».

«La tecnologia? É diventata cruciale, decisiva, nello scouting: uno strumento fondamentale prima, durante e dopo la fase di mappatura del talento. Ha permesso di cancellare i confini, ora gli osservatori non sono più costretti ad andare in giro per il mondo per visionare un giocatore, per farne un’analisi qualitativa. Le nuove tecnologie sono importanti anche nella valutazione quantitativa» aggiunge l’ex responsabile scouting di Hoffenheim, Lipsia e Amburgo.

«I giocatori italiani hanno grandi doti ma è necessario che giochino di più e che gli sia data possibilità di sbagliare, di migliorare. Al Genoa abbiamo cercato di portare avanti anche questo tipo di cambiamento, dando minutaggio a ragazzi come Cambiaso, Calafiori, Portanova, Melegoni, Yeboah, Piccoli. Sono certo che anche altri giovani italiani ripagherebbero la fiducia se gli venisse data l’opportunità di giocare, esattamente come stanno facendo loro» chiosa Spors.

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