Spinelli: «Il calcio torni alla moralità di un tempo»

«Lotito deve smettere di rompere con la ripresa a tutti i costi» spiega l'ex patron rossoblù

Spinelli
Aldo Spinelli

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Aldo Spinelli è intervenuto telefonicamante al “Derby in terrazza” in onda su Primocanale: «Il calcio è retto dagli imprenditori. Purtroppo gli stabilimenti sono fermi perché molti lavoratori hanno subito il coronavirus. Lo stesso vale per il calcio, non si potrà riprendere tra due o tre settimane anche perché mancano i tamponi a chi li ha veramente bisogno. Lotito deve smetterla di rompere i c****oni con la ripresa a tutti i costi».

«I più grandi armatori al mondo hanno le navi passeggeri ferme. Uno di questi era interessato al Genoa ma adesso il problema per loro non è il calcio. Ricordo che il porto di Genova ha perso il 10,3% in questi mesi: torniamo con i piedi per terra, il calcio ha bisogno della moralità di una volta» spiega Spinelli.

«Atalanta-Valencia è stata la partita che ha contaminato tutta la Lombardia. Molte squadre hanno avuto questo problema. Fallimento dei club? Non credo, molte squadre hanno già venduto i loro diritti tv i quali vanno ripartiti diversamente: 60% in A, 20 % in B, 10% in C e 10% ai dilettanti dove ci sono veri professionisti che percepiscono cinquecento euro».

«La Serie B spero riparta a ventidue squadre con le tre promosse dalla C, senza retrocessioni, e le prime due promosse in Serie A che sarà a ventidue. Dobbiamo pensare anche ai ricorsi che possono travolgere» aggiunge il patron del Livorno.

E a proposito di Livorno: «L’ho venduto da settimane a un imprenditore olandese che è bloccato a casa sua dal coronavirus. Non ho ancora ricevuto le fideiussioni ma è una persona credibile dove l’accordo tra gentiluomini vale più di ogni carta».

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