Sono 61 i precedenti del Genoa a Napoli

Nella scorsa stagione pesante 6-0 subito con la squadra condizionata dal Covid; nel 2009 l'ultimo successo del Grifone

Ghiglione Genoa
Ghiglione in azione dirante Napoli-Genoa (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Domenica pomeriggio andrà in scena la 61a sfida tra Napoli e Genoa in casa degli azzurri (di cui 7 in Serie B e 2 in Coppa Italia e in due occasioni la partita si è giocata in campo neutro: nel ’41 a Lucca e nel 2002 a Benevento in B). Il bilancio dice che gli azzurri hanno vinto 29 volte (2 in B e 1 in Coppa Italia), i rossoblù 11 (2 in B, 1 in Coppa Italia) e 20 volte (3 in B) si è registrato un pareggio. Sono 89 le reti segnate dal Ciuccio, 54 quelle del Grifone.

L’ultimo confronto al San Paolo è datato 27 settembre 2020 (2a giornata). Il Genoa di Maran, condizionato dal Covid (la squadra dovette fare tamponi fino alla notte precedente e dovette rinunciare tra gli altri a Perin e Schone) subì un pesante 0-6 per i gol di Lozano (10′ e 65′), Zielinski (46′), Mertens (57′), Elmas (69′) e Politano (72′). Una trasferta da dimenticare e che forse non si sarebbe dovuta neppure fare visto che dal giorno seguente scoppiò un vero e proprio focolaio di positivi all’interno della squadra.

Meglio andò nella stagione precedente (9 novembre 2019, 12a giornata). Il Genoa di Thiago Motta (in panchina da quattro giornate al posto di Andreazzoli) approfitta di un Napoli in crisi tecnica (Ancelotti sarà esonerato un mese più tardi) per strappare un prezioso 0-0 in chiave salvezza. Unico vero sussulto della partita il gol annullato ad Insigne per fuorigioco dopo pochissimi minuti di gioco.

In parità è finito anche l’incontro della stagione precedente (7 aprile 2019, 31a giornata): dopo l’espulsione a Sturaro per un’entrataccia al 28′, il Napoli passa con Mertens al 34′. Il Genoa di Prandelli si riorganizza e Lazovic nel recupero del primo tempo trova il pareggio con un bel tiro al volo. Nella ripresa regge il fortino rossoblù per l’1-1 finale.

Peggio era andata il 18 marzo 2018 (29a giornata): 1-0 per il Napoli grazie ad un gol di Albiol al 72′ lasciato libero di colpire di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Male per il Grifone anche il 10 febbraio 2017. Dopo un primo tempo a reti bianche, nella ripresa il Genoa, che nel frattempo aveva dovuto fare a meno di Gentiletti e Veloso usciti per infortunio, cedeva 2-0 al lanciato Napoli di Sarri per le reti di Zielinski al 50’ e di Giaccherini al 68’.

Più sfortunata la sconfitta del 20 marzo 2016: il Genoa si era portato in vantaggio al 10’ con un gran gol di Rincon ma nella ripresa Higuain al 6’ e al 36’ ed El Kaddouri avevano fissato il risultato sul 3-1 per i partenopei con il secondo gol azzurro viziato da un fallo per il Grifone non fischiato da Gervasoni.

Anche sette stagioni orsono (lunedì 26 gennaio 2015) la vittoria napoletana per 2-1 è stata decisa dal “Pipita” e da qualche svista arbitrale di troppo. Il centravanti era abile al 7’, in posizione netta di fuorigioco, a ribadire in porta una corta respinta di Perin e freddo al 75’ a trasformare un rigore molto generoso concesso dall’arbitro Calvarese per un contatto tra Kucka e lo stesso numero 9 vanificando così il momentaneo pareggio di Iago Falque al 56’. Era la terza sfida giocata in Campania nel cosiddetto “Monday night”. Nei due precedenti si erano registrati due 1-1 conquistati dal Genoa grazie a due magistrali punizioni nel finale di gara decisive nel rimontare il vantaggio partenopeo. La prima volta il gennaio 2007, in Serie B, il Genoa aveva pareggiato grazie all’honduregno Leon (al debutto col Grifone) che aveva indirizzato il pallone nel “sette” all’87’ dopo che il napoletano Calaiò aveva portato avanti gli azzurri su rigore all’83’. Ed è stato proprio “l’Arciere”, lunedì 24 febbraio 2014 a ristabilire la parità a sei minuti dal termine, dopo l’iniziale vantaggio del solito Higuain al 18’, con una magistrale punizione con il pallone ad insaccarsi alle spalle dell’incolpevole Reina dopo aver toccato il palo interno.

Un altro successo azzurro si è registrato nell’aprile 2013: 2-0 firmato dalle reti nel primo tempo di Pandev (poi passato al Genoa) e Dzemaili (Frey nella ripresa aveva parato un rigore a Cavani) che aveva inguaiato il Genoa impegnato nella lotta per non retrocedere. Risultato peggiore nella sfida precedente nel dicembre del 2011 (recupero della prima giornata) quando gli azzurri inflissero un umiliante 6-1 che significò anche il primo esonero di Malesani sostituito poi da Pasquale Marino. Sconfitta anche nel maggio 2011: 1-0 rete di Hamsik nel primo tempo.

Risultati positivi invece il 30 gennaio 2010 (0-0), il 22 febbraio 2009 (1-0 ultima vittoria rossoblù firmata Jankovic al 69’ CLICCA QUI PER VEDERE LE IMMAGINI) e il 30 settembre 2007 (6a giornata): 2-1 rossoblù con gol vincente di Sculli all’88’ dopo il botta e risposta con l’autorete di Cannavaro al 12’ e il rigore di Domizzi al 54’. Si giocò senza pubblico per decisione del giudice sportivo a seguito delle intemperanze della tifoseria napoletana avvenute il mercoledì precedente contro il Livorno.

Tra i precedenti anche quattro risultati a tavolino (di cui uno in Coppa Italia). Il 2 gennaio 1927 nella prima sfida in assoluto che venne giocata allo stadio “Militare dell’Arenaccia” finì 3-2 in rimonta per il Genoa con doppietta di Gastaldi e gol di Levratto (di Sallustro e Kreutzer su rigore le reti partenopee) mutato nel 2-0 sempre per il Grifone dal giudice sportivo a causa delle intemperanze del pubblico di casa. Gli altri due incontri decisi con risultato a tavolino furono nel 1954 e nel 1959. Nel 1973 in occasione della partita di Coppa Italia, a causa del colera che aveva colpito il capoluogo campano, il Genoa decise di non giocare e anche in quell’occasione il risultato venne deciso dal giudice sportivo che assegnò la vittoria per 2-0 al Napoli.

Ricapitolando le 11 vittorie totali del Genoa in campionato (di cui 2 in B) in casa del Napoli sono datate: 22 febbraio 2009 (1-0: Jankovic); 30 settembre 2007 (2-1: aut. Cannavaro, pareggio di Domizzi su rigore e Sculli); 11 giugno 2000 in Serie B (3-1: Carparelli doppietta, Galletti per il Napoli e Francioso); 15 aprile 1962 in Serie B (4-1: autorete Schiavone, Bean e doppietta di Pantaleoni per il Genoa, rigore di Corelli per il Napoli); 4 ottobre 1959 (2-0 a tavolino); 22 gennaio 1957 (2-1: Vinicio per il Napoli poi Abbadie e Carapellese); 10 gennaio 1954 (2-0 a tavolino); 15 febbraio 1931 (1-0: Banchero); 12 gennaio 1930 (2-1: Puerari e Banchero per il Genoa, momentaneo pareggio di Ghisi); 25 novembre 1928 (2-1: Bodini e Levratto per il Grifone, momentaneo pareggio di Sallustro per il Ciuccio) e 2 gennaio 1927 (2-0 a tavolino).

Infine non si può trascurare la partita del 16 maggio 1982 dell’ultima giornata del campionato 1981/82 quando, grazie al 2-2 acciuffato in extremis da Mario Faccenda al San Paolo, il Grifone ottenne la salvezza condannando alla retrocessione il Milan. Quel pareggio sancì la nascita di un gemellaggio tra le due tifoserie durato ufficialmente fino a due anni fa.

Francesco Patrone
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