L’uomo con i guantoni, Salvatore Sirigu (oggi due parate contro tre del collega-avversario), è stato scelto dall’ufficio stampa del Genoa per il commento a caldo – ai microfoni di Dazn – al termine del pareggio con i nerazzurri dell’Atalanta. Ennesima grande prestazione del Genoa dell’ultimo periodo che per l’ennesima volta – la settima nella gestione di mister Blessin – non riesce a portare a casa i tre punti.
Rammarico per non aver fatto prima queste prestazioni: «Forse sì. Insomma… La storia la stiamo scrivendo adesso, chissà come sarebbe stato. Dobbiamo solo pensare al presente perché la situazione della squadra, in questo momento, ci fa pensare esclusivamente al presente. Sicuramente c’è stato un cambio di rotta completo dal punto di vista del gioco, dell’agonismo, di tantissime cose e questo è merito di tutti. Sicuramente merito dell’allenatore che ha portato una nuova mentalità e modalità diverse – spiega Sirigu – Ha saputo probabilmente sfruttare le caratteristiche della rosa ma è anche merito di chi si mette a disposizione, delle persone che lavorano con noi. Siamo in una situazione critica, è inutile nasconderci. Però ci dobbiamo provare e l’unica maniera per provarci è fare prestazioni di questo genere; provare a non subire, provare ad attaccare il più possibile, rischiare il giusto, essere cattivi in ogni zona del campo ed essere bravi nella distanze ed è quello che stiamo facendo. Oggi, magari, potevamo anche segnare così come potevamo prendere gol è perdere. Sono partite aperte e sinceramente è anche piacevole giocarle».
In un mese, salvezza con il Genoa e Mondiale con l’Italia: «Carica giusta perché sono momenti che si vivono spesso in una carriera. In questo momento, pensare al Genoa e lavorare bene tutti i giorni della settimana per poter arrivare a fare questo tipo di prestazioni sicuramente aiuta anche in ottica Nazionale».
