Serie A, che brutto: sfottò alla tragedia di Superga e cori razzisti

Infantino, presidente FIFA: «Ululati? In Italia la situazione non è migliorata»

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Il logo della Serie A (dalla pagina della Lega)

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Il brutto della Serie A. Rubricato come ciò che non vorremmo mai vedere o sentire dentro uno stadio di calcio. Nella quarta giornata sono accaduti due episodi ugualmente gravi di assoluta inciviltà. Il primo a Genova: in occasione di Sampdoria-Torino, si legge su toronews.net, le telecamere hanno inquadrato un tifoso blucerchiato mimare l’aereo nei confronti della tifoseria granata. Un chiaro gesto di scherno alla memoria della tragedia di Superga.

Il secondo atto, invece, a Parma, campo di Atalanta-Fiorentina. Nel primo tempo Dalbert è stato bersaglio di alcuni tifosi bergamaschi che hanno ululato verso la sua persona. Al 31′, scrive La Gazzetta dello Sport, è stata interrotta la partita e lo speaker del Tardini ha richiamato il pubblico con un annuncio all’altoparlante, ribadendo che è vietato scandire cori razzisti o di matrice territoriale. Ma il messaggio è stato sommerso dai fischi di tutto lo stadio. «Non ho sentito i cori. A me dicono sempre che sono di Napoli e li ringrazio per ricordarmelo» ha spiegato Montella.

Così Gianni Infantino, presidente FIFA, a Novantesimo Minuto: «Razzismo? In Italia la situazione non è migliorata e questo è grave. Bisogna identificare gli autori e buttarli fuori dagli stadi. Ci vuole, come in Inghilterra, la certezza della pena. Non bisogna avere paura di condannare i razzisti, dobbiamo combatterli fino alla fine».

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