Sculli: «Avremmo potuto chiudere la gara molto prima»

Molto spesso restano nella mente solo gli autori dei gol. Per Genoa - Juventus, però, non potrà  andar così viste le prestazioni straordinarie di giocatori come Beppe Sculli


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Avrebbe meritato il gol in almeno un paio di circostanze ma il premio più bello è stata la standing ovation quando mister Gasperini lo ha avvicendato con Sokratis. Beppe Sculli ha disputato una delle più belle partite da quando è al Genoa, sia sotto il profilo del temperamento che in chiave tattica. Se nel Grifone volato in Uefa, il “settepolmoni” era Gennaro Ruotolo, nello scacchiere attuale questo appellativo calza a pennello per l’esterno calabrese, uno degli uomini che ha permesso di asfaltare la Juventus.

Novanta minuti di corsa, neanche fosse un maratoneta, con quella fascia percorsa mille volte avanti e indietro, vuoi per portar giù palloni, vuoi per rincorrere il malcapitato di turno.

«Abbiamo giocato una partita bellissima contro una squadra molto forte – ammette – Ci siamo dannati l’anima fino a cinque minuti dalla fine, poi abbiamo mollato un po’ la presa e la Juve è riuscita a pareggiare. Ancora una volta è uscito il nostro carattere, che ci ha permesso di gettarci in avanti alla ricerca della vittoria, che tutti noi volevamo fortissimamente: ed il giusto premio è arrivato con il gol di Palladino. I nostri avversari hanno sofferto tantissimo il nostro gioco ma non siamo riusciti a chiudere prima la gara: le occasioni non ci sono mancate ma avremmo potuto sfruttarne qualcuna in più. Tutto è bene quel che finisce bene, ed ora siamo qui a gioire per una vittoria fondamentale. Il migliore in campo? Difficile fare un nome, ma un plauso particolare va senza dubbio a Thiago Motta.Un’altra affermazione senza Milito? Non scherziamo, Diego non si tocca, e lo aspettiamo tutti al più presto».

Claudio Baffico

 

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