Scoppia il caso di John Elkann nel cda di Sky Sport

Scoppia la “bomba” nel settore dei diritti tv del calcio. Dopo settimane ai limiti del “gossip” più becero, con colpi bassi continui sempre sotto la cintura e sempre rivolti nella stessa direzione, adesso l’attenzione dei media si sposta su un fatto che farà discutere gli addetti ai lavori nelle prossime ore che ci separano dall’assemblea […]


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Scoppia la “bomba” nel settore dei diritti tv del calcio. Dopo settimane ai limiti del “gossip” più becero, con colpi bassi continui sempre sotto la cintura e sempre rivolti nella stessa direzione, adesso l’attenzione dei media si sposta su un fatto che farà discutere gli addetti ai lavori nelle prossime ore che ci separano dall’assemblea della Lega calcio del prossimo 7 ottobre. 

A scoperchiare la pentola è stato il portale Blogo.it, che ha fatto notare come John Elkann, numero uno di FIAT, dallo scorso mese di maggio, sia entrato di diritto, con un ruolo operativo, anche nel board della nuova News Corp, il gruppo che controlla in Italia SKY. Lo stesso colosso, che, da alcuni giorni, spinge sull’acceleratore per far “digerire” il boccone amaro di una ipotesi monopolistica, che, di fatto, escluderebbe, suo malgrado, il competitor Mediaset. 

Per Blogo.it è “singolare” che questa posizione “amica” della Vecchia Signora sia strettamente legata al nuovo ruolo di Elkann nel mondo SKY.

I casi della vita potrebbe dire qualcuno, ma anche no ad essere sinceri. 

E’ un chiaro “conflitto di interessi”, che, dopo l’anticipazione di Blogo.it (ma la news era pubblica da maggio: clicca qui per leggere l’articolo de La Stampa) creerà più di qualche fenomeno di “malpancismo”. Con quale  atteggiamento infatti la dirigenza bianconera (a partire da Andrea Agnelli) potrà semplicemente far notare che l’ipotesi SKY è una “grande opportunità” per tutti i 19 club restanti, se poi queste posizioni o scelte vengono fatte magari davanti a una tazza di cioccolato davanti al parente Elkann (dirigente FIAT, ma anche SKY)? 

Insomma una marmellata incredibile, che, adesso, però, è stata portata alla luce del sole e non può più essere valutata negativamente dai 19 presidenti. E’ credibile la posizione della Juventus da oggi in poi? Sinceramente ci vediamo un chiaro conflitto di interessi o quantomeno Elkann dovrebbe oggi stesso rinunciare a quel posto nel board, per non creare problemi di credibilità al suo parente diretto, che guida la fronda delle “sette sorelle” (anche se i maligni fanno notare che non sono neppure più sette). 

Insomma un classico pasticcio all’italiana, in un Paese, l’Italia, dove tutti parlano di linearità, trasparenza e correttezza, ma poi, volenti o nolenti, si finisce sempre sulla graticola dei conflitti di interessi. 

Di una cosa siamo certi: da oggi pomeriggio nessuno potrà dire “ma io non sapevo”. Ormai il conflitto è pubblico: come ne usciamo? E soprattutto questo amore della Juve per la posizione di SKY è vero amore disinteressato o c’è, quantomeno, un pizzico di “affetto parentale”. Ma non vogliamo pensare male, però come amava dire l’ex senatore a vita Giulio Andreotti, “a pensare male si fa peccato, ma alla fine ci si azzecca”. 

Per leggere l’interno articolo apparso su Blogo.it clicca qui

Marcel Vulpis

Direttore Sporteconomy.it

(Per gentile concessione dell’autore)

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