Una rimonta da sballo: sotto di due gol, avanti di uno. Una vittoria di squadra e per la squadra perché certi risultati non sono casuali. Al termine di Genoa-Fiorentina 3-2, Pianetagenoa1893.net ha intervistato Jacopo Sbravati, tecnico dei Grifoncini.
Il calcio è così: una settimana fa rimontati, oggi autori di una rimonta pazzesca. Per taluni versi abbiamo rivisto alcuni tratti del Genoa “prima facie” di Gasperini. «Esattamente, siamo usciti da Cremona con un po’ di rammarico e di rimorso per non aver gestito come avremmo voluto un bel vantaggio, considerando anche i forti meriti dell’avversario che ha nelle corde quel tipo di prestazioni. Oggi (ieri, ndr) abbiamo avuto la forza morale e caratteriale di invertire l’equilibrio di una partita che ci vedeva sotto di due gol senza meritarlo. Questi ragazzi hanno nel dna tali componenti perché hanno ben presente chi rappresentano e per quale maglia giocano. Speriamo di poter continuare ad avere questi numeri offensivi cercando di trovare maggior equilibrio anche nella fase difensiva».
Venturino, talento scintillante. Una punta fisica come Ghirardello può accentuare il suo costante lavoro sulla fascia? «Sono contento per Lorenzo, come di tutta la squadra.
Si sta esperimento molto bene in questa prima fase, ha un grande motore unito ad una tecnica in velocità eccellente. È un riferimento per i suoi compagni e i nostri attaccanti sanno che possono giovare delle sue qualità facendosi trovare dentro l’area di rigore con continuità.
Ne approfitto per fare i complimenti a Ghirardello per l’atteggiamento con il quale è entrato e gli auguro di continuare a crescere come sta facendo, sia come ragazzo che come giocatore».
Nota di merito anche a Consiglio: ha subito due gol sui quali poteva farci poco o niente, ma ha salvato su Rubino a cinque dal termine. «È stato decisivo, sono veramente felice per lui. Sotto l’ottima guida di Luca Ferro e alla batteria di portieri composta da Lisionok, Magalotti e Baccelli, lavorano seriamente e con grande professionalità tutta la settimana, sta maturando come ragazzo dentro e fuori dal campo e si percepisce in partita questo si percepisce. In questo risultato c’è un suo grande merito con la patata decisiva».
Terzo posto in classifica, attacco prolifico e ampi margini di crescita: mister Sbravati, l’obiettivo primario della stagione resta l’approdo ai play-off? «La classifica ci gratifica è inutile negarlo, ma il campionato è talmente e lungo, difficile e insidioso che non ci permette di abbassare la guardia. Il nostro obiettivo è salvare la categoria, ma il principale è quello di consentire al maggior numero di ragazzi possibile di vivere quello che stanno vivendo Ahanor ed Ekhator, cioè di poter diventare giocatori della nostra prima squadra. Se, poi, tutto ciò verrà accompagnato da buoni risultati collettivi saremo tutti più felici».