Rizzoglio: «Da Roma campagna mediatica per lo scudetto del 1915»

Lo scrittore, tra i i maggiori esperti di storia del Grifone e del calcio italiano: «Non sono contrario aprioristicamente all'ex aequo con la Lazio ma la Figc deve estendere il titolo all'Internazionale Napoli, capolista al sud»

Rizzoglio
Giancarlo Rizzoglio, a destra (foto di Pianetagenoa1893.net)

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Giancarlo Rizzoglio, autore de “La Stella negata al Grande Genoa” e tra i maggiori esperti di storia del Grifone e del calcio italiano, è intervenuto durante la trasmissione “We are Genoa” in onda su Telenord. Tema, lo scudetto del 1925: «Il 7 giugno 1925 l’arbitro Mauro non applicò l’art. 18 del regolamento del calcio: esso vietava l’invasione in campo effettuata durante la terza finale di Bologna-Genoa. Il Grifone era in vantaggio 2-0 e doveva essere proclamato campione d’Italia. Leandro Arpinati è stato il grande regista “dietro le quinte”».

Un battuta sullo scudetto del 1915: «Da Roma, sponda laziale, è partita una grande campagna mediatica. Non la condivido perché, a mio avviso, la Lazio nel ’15 non poteva essere considerata campione del centro-sud Italia. Ogni storico sa che la finalissima era a scopo “dimostrativo”, il vero campionato era quello settentrionale. Sul piano formale non sono contrario aprioristicamente all’ex aequo con la Lazio, a patto che la Figc estenda il titolo all’Internazionale Napoli, capolista del girone meridionale. Il comitato storico del Genoa e la Fondazione stanno lavorando alacremente, senza sbandierare: vedremo chi avrà ragione».

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