Ritratto di Pippo Spagnolo, genoano autentico che ha dedicato al Grifone la sua vita

“Siamo stati insieme per tantissimi anni, ha fondato il Coordinamento e l’Aspag, insieme abbiamo combattuto tante battaglie, le battaglie dei piccoli azionisti le abbiamo fatte insieme, per 30 anni è stato un punto di riferimento per tutto il Popolo Genoano”. Con voce rotta dall’emozione, Pietro Kessisoglu ha così ricordato a Pianetagenoa1893 il suo vecchio amico […]


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“Siamo stati insieme per tantissimi anni, ha fondato il Coordinamento e l’Aspag, insieme abbiamo combattuto tante battaglie, le battaglie dei piccoli azionisti le abbiamo fatte insieme, per 30 anni è stato un punto di riferimento per tutto il Popolo Genoano”. Con voce rotta dall’emozione, Pietro Kessisoglu ha così ricordato a Pianetagenoa1893 il suo vecchio amico Pippo Spagnolo, morto stamane per un malore improvviso.

Spagnolo è stato un autentico genoano fin da quando era ragazzino, quando accoglieva i tifosi che arrivavano allo stadio indossando una fascia tricolore al braccio. Fu il fondatore del Genoa Club Bolzaneto, del quale divenne presidente. Nel 1965 fu tra i fondatori insieme ad Armando De Regibus e ad altri, del Coordinamento Clubs Genoani, predecessore dell’attuale ACG.

Fu sempre lui, il 16 maggio 1971, ad organizzare la prima trasferta in nave. Il Genoa era ospite del Torres: fu un vero e proprio esodo rossoblu sulla nave Caralis, sulla quale durante quel viaggio, Pippo Spagnolo conobbe De Andrè. Come lui stesso raccontava, i due passarono tutta la notte insieme a fumare e a parlare di Genoa, da quell’episodio nacque una grande amicizia. Al ritorno in porto poi, la città accolse la nave con cortei che partivano da Corso Italia e salivano fino a Castelletto. Questa affettuosa e calorosa accoglienza commosse Pippo, i tifosi e i giocatori che avevano fatto il viaggio con loro.

L’amicizia con De Andrè durò nel tempo. Nel 1997 quando De Andrè tenne un concerto al Teatro Genovese “Spagnolo avrebbe tanto voluto incontrarlo – racconta Guido Lavagna segretario del Little Club – per regalargli una sciarpa rossoblu, ma era impegnato a Roma come presidente del comitato regionale della Fijlkam (Federazione italiana judo, lotta, karate e arti marziali) e non potè essere al concerto. Così chiamò Armando De Regibus che andò al concerto al suo posto e consegnò al cantante rossoblu la sciarpa del Little Club, sciarpa che il cantante rossoblù volle con lui nella tomba insieme al suo pacchetto di Marlboro”. Lavagna racconta ancora di Spagnolo, uomo e amico: “Pippo Spagnolo è sempre stato un riferimento per tutti i Genoani, sempre presente ad ogni riunione del Little Club, del quale era tuttora consigliere, e curava i rapporti con la società”. E prosegue: “Era una persona molto equilibrata, una bellissima persona. Aveva sempre la battuta pronta, era sempre gentile e disponibile, non si staccava mai dalla sua sigaretta, era un po’ come un padre per tutti noi, ha dato tutto al Genoa e ha sempre difeso i colori del Genoa, allo sport e al Genoa, ha dedicato tutta la sua vita, era il punto di riferimento per tutta la Gradinata Nord”.

Luana Ambrico

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