Ritorno al passato, le ultime corse salvezza del Genoa

La retrocessione evitata nel 2011/12 e nel 2012/13


[tps_title]2011/2013[/tps_title]
Nei due anni precedenti erano arrivate due salvezze per il rotto della cuffia, ricche di errori, tecnici cambiati, preoccupazioni, piani per arrivare alla salvezza e giornate passate con l’ansia addosso. Il 2011/12, l’anno del dopo Boselli, del dopo Floro Flores, del dopo Rafinha, del dopo Criscito, cominciò con Malesani. Quel Grifo aveva, secondo molti, le potenzialità per ambire all’Europa. Una sessione sontuosa di mercato aveva portato tra il mare e il Bisagno vari innesti qualitativamente ritenuti validi: Frey, Bovo, Constant, Birsa, Caracciolo. Oltre a loro, una vasta rappresentanza sudamericana: i cileni Seymour e Jorquera, l’argentino Pratto, l’uruguaiano Ribas, il brasiliano Ze Eduardo. E qualche scommessa in stile Merkel. A condire il tutto, l’asta a cui il club era stato costretto per decidere a chi andasse la maglia numero 10: a fare l’offerta più alta, poi devoluta in beneficenza, fu il brasiliano ex Santos. Quella stagione è piena zeppa di ricordi: le 19 reti di Palacio a fine anno parleranno da sole (e alcune di ottima fattura, tra colpi di tacco da calcio d’angolo e vere e proprie magie balistiche). Il resto dell’attacco fece male: di Caracciolo si ricorda solo una rete all’85’ contro la Juve, di Pratto una marcatura allo stesso minuto ma conto il Bologna. Era l’anno delle imbarcate (6-1 al San Paolo, 5-3 al Barbera), delle vittorie contro le big (Lazio, Roma), ma della fatica contro le piccole. Era l’anno della doppietta di Mutu quando giocammo al Manuzzi di Cesena, del 3-2 contro l’Udinese firmato da Granqvist-Janković-Palacio, dei 3-2 nel girone di ritorno contro Napoli (Palacio, Gilardino, Palacio) e Lazio (Palacio, Janković, Janković). Era l’anno del 4-0 che ci rifilò il Catania, l’anno dei due 2-2 al fotofinish contro Parma, Lecce e Fiorentina. E le emozioni sarebbero state ancora moltissime: il 5-4 del Meazza contro l’Inter è una di quelle (esordio di Stramaccioni, tripletta di Milito, tre rigori per il Genoa), l’1-4 di Genoa-Siena è rimasto incastonato tra i fatti peggiori della storia calcistica italiana. E ancora il gol di Boateng in Milan-Genoa 1-0, ma sarebbe stato da annullare, e la salvezza ottenuta non troppo tranquillamente. Tuttavia, a fine stagione sarà +6 sul Lecce terzultimo. Oltre ai salentini, giù Novara e Cesena. Ma vale la pena ricordare solo i nomi dei tecnici circolati quell’anno: Alberto Malesani, Pasquale Marino, di nuovo Malesani, Luigi De Canio.
I festeggiamenti al capitano Marco Rossi dopo il gol in Genoa-Cesena al Ferraris l'11 April 2012 (foto Marco Luzzani/Getty Images)
I festeggiamenti al capitano Marco Rossi dopo il gol in Genoa-Cesena al Ferraris l’11 April 2012 (foto Marco Luzzani/Getty Images)
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