Quel nevoso febbraio del 1956: due vittorie e una sconfitta per il Genoa

Ripercorriamo il campionato in A del Grifone di 62 anni fa, quando l'Italia fu invasa dal gelo: successi contro Bologna e Napoli al Ferraris, zero punti in trasferta contro la Roma


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[tps_title]Il cammino del Genoa[/tps_title]

Il Genoa conquistò in quel gelido e innevato febbraio del 1956 due vittorie con Bologna e Napoli al Ferraris e una sconfitta esterna contro la Roma all’Olimpico: in totale quattro punti, visto che i successi fruttavano allora due punti. Era la squadra di Carapellese, Frizzi, Becattini, Larsen, Gren, Gandolfi, Pestrin. La squadra allenata da Renzo Magli conquistò in quel torneo a 18 squadre un dignitoso nono posto a 33 punti assieme a Spal, Torino, Juventus e Vicenza, sette lunghezze sopra al Novara e 18 dalla Pro Patria fanalino di coda che retrocessero in serie B.

Era il 5 febbraio e contro i felsinei il Grifone giocò un “match condizionato dalla forte tramontana gelida, che non tenne lontano dal Ferraris 20.000 indomiti fedelissimi” riporta l’Almanacco Storico del Genoa (di Maiorca, Montaruli e Pisano; Fratelli Frilli Editori).  “Il Bologna passò in vantaggio con Pivatelli che riprese un corner – racconta Marco Colla, memoria storica rossoblù e supercampione di Telemike con le domande sul Grifone – ma nella ripresa Antonio Corso segnò una doppietta che regalò il successo al Genoa. Il Bologna se la passava molto male in quel periodo: era penultimo in classifica, poi riuscì a risalire sino al quinto posto. Per fa comprendere il clima che tirava nel nostro Paese, ricordo che Triestina-Sampdoria fu giocata sotto la Bora, con i giocatori che non si reggevano in piedi. Quel giorno si giocarono tutte le partite della prima di ritorno in serie A”. La domenica successiva, ci fu una sosta per gli impegni della Nazionale: il 15 si disputò un’amichevole a Bologna contro la Francia: il maltempo l’aveva tenuta in forse, ma alla fine fu disputata. “Giocò il genoano Carapellese – prosegue Colla – che segnò un gol e diede l’assist per Gratton. Finì 2-0 per l’Italia che conquistò un successo di prestigio su un avversario forte che due anni dopo arriverà al terzo posto ai Mondiali di Svezia”.

L'Italia che vinse in amichevole 2-0 sulla Francia a Bologna. In alto a destra è Carapellese che segnò un gol (Foto da Wikipedia)
L’Italia che vinse in amichevole 2-0 sulla Francia a Bologna. In alto a destra è Carapellese che segnò un gol (Foto da Wikipedia)

Andò peggio nel turno successivo, il 19 febbraio, quando il maltempo costrinse al rinvio ben cinque gare su nove. “Roma-Genoa fu una tra le poche ad essere giocata – spiega Colla – e il Grifone perse 2-0. Sul risultato di 1-0 per la Roma, con gol di Ghiggia, fu annullata una rete a Gren per sospetto fuorigioco: poi segnò Pandolfini”. Ecco il filmato dell’Istituto Luce sulla partita.

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La gara tra giallorossi e rossoblù si giocò nell’Olimpico, dove a bordo campo c’era la neve spalata poco prima. L’immagine è eloquente, con i giocatori che entrano in campo infreddoliti.

L'ingresso in campo di Roma e Genoa all'Olimpico il 19 febbraio 1956 tra la neve appena spalata (Foto da Il Calcio e il Ciclismo Illustrato, tratta da Almanaccogiallorosso.it)
L’ingresso in campo di Roma e Genoa all’Olimpico il 19 febbraio 1956 tra la neve appena spalata (Foto da Il Calcio e il Ciclismo Illustrato, tratta da Almanaccogiallorosso.it)

Colla ricorda un gustoso episodio riguardante l’altra squadra di Genova: “Nello stesso giorno si sarebbe dovuto giocare Sampdoria-Milan. Durante la notte c’era stata una forte nevicata e in mattinata si era alzato un vento di tramontana che aveva ghiacciato tutto: non si poteva neppure uscire di casa. I giocatori del Milan alloggiavano all’Hotel Astoria: cercavano l’arbitro, poiché all’epoca il nome del direttore di gara era portato a conoscenza soltanto nel momento in cui gli atleti entravano negli spogliatoi. Si chiamava Bernardi ed era di Bologna: quest’ultimo era in un albergo a Brignole e cercava un taxi che lo portasse allo stadio. Lo riuscì a trovare, pagando ben 10mila lire di allora: il taxista però gli spiegò che con quel clima era impossibile giocare. Gli rispose: “Guardi che sono l’arbitro e devo decidere io se può giocare oppure no”. Il campo era innevato e ovviamente non si giocò: la gara fu rinviata 10 giorni dopo e terminò 2-2″.

Infine, nell’ultima domenica di febbraio arrivò la vittoria per 3-1 sul Napoli al Ferraris: segnarono Gren e Carapellese nel primo tempo, poi nella ripresa Frizzi e accorciò le distanze Pesaola per gli azzurri. “Non era certo il Napoli di adesso – conclude Colla – si giocava la permanenza in serie A proprio come il Genoa. Quella fu una vittoria molto convincente dei rossoblù”.

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