QUATTRO EX CONCORDI: ODENSE AVVERSARIO ALLA PORTATA

Claudio Onofri, Gigi Cagni, Gigi Simoni e Valeriano Fiorin analizzano, in esclusiva per Pianetagenoa1893.net, il sorteggio del turno preliminare di Europa League


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Un sospiro di sollievo ed una certa soddisfazione. Guai a sottovalutare l’Odense, avversario del Genoa nel preliminare di Europa League, ma sarebbe potuta andare molto peggio. Lo sostengono quattro ex rossoblù, intervistati in esclusiva da Pianetagenoa1893.net: Claudio Onofri, Gigi Cagni, Gigi Simoni e Valeriano Fiorin.

Si può considerare benevolo, per il Genoa, il sorteggio di Europa League?

ONOFRI – «Direi di si, soprattutto pensando alle squadre che il Grifone è riuscito ad evitare. Lo Zenit, l’Aston Villa e lo Steau Bucarest, in altre parole, sarebbero state avversarie ben più temibili».

CAGNI – «E’ sicuramente un buon sorteggio e non credo che il Genoa avrà problemi per passare il turno. L’unica insidia è costituita dallo stato di forma, con la squadra danese più avanti nella preparazione».

SIMONI – «Con tutto il rispetto per l’Odense direi che al Genoa è andata bene. Nel calcio tutto può succedere ma il divario tra le due squadre mi sembra netto».

FIORIN – «Non ci si può proprio lamentare, soprattutto pensando ai rischi che si sono corsi, e mi riferisco, ad esempio, a Zenit ed Aston Villa. Con la squadra che il presidente Preziosi ha allestito, comunque, nessuna sfida sarebbe stata impossibile».

Che momento sta attraversando il calcio danese?

ONOFRI – «E’ un calcio con una buona tradizione ma negli ultimi anni ha subito una netta involuzione come dimostra lo scarso spazio che le varie squadre sono riuscite a ritagliarsi in campo internazionale. La Danimarca ha comunque vinto un campionato europeo e, anche se i tempi sono cambiati, è doveroso non sottovalutare l’avversario».

CAGNI – «E’ un calcio molto inferiore rispetto al nostro. Qualche elemento di qualità lo hanno ma non è neppure paragonabile a chi milita nella nostra serie A. Ben diverso il discorso sotto il profilo fisico, con le formazioni danesi che, in media, sono molto dotate».

SIMONI – «Il livello è decisamente più basso rispetto al calcio italiano. Le squadre danesi molto spesso alternano prestazioni di un certo livello ad altre davvero modeste. Se l’organizzazione di gioco è discreta, non altrettanto si può dire dell’aspetto tecnico. La prestanza fisica, invece, è uno dei loro punti di forza, ma per andare avanti in certe competizioni non è sufficiente».

FIORIN – «La tecnica ed il valore medio delle squadre danesi non si può neppure paragonare a quello delle compagini italiane. Il loro principale punto di forza è invece costituito dalla fisicità».

Affrontare la gara di andata in casa rappresenta uno svantaggio notevole?

ONOFRI – «Questo aspetto ha una valenza relativa anche se di solito è preferibile giocare subito in trasferta».

CAGNI – «Non credo proprio, soprattutto considerando la forza dell’avversario. Anzi, giocando subito a Marassi, il ritorno potrebbe diventare una formalità».

SIMONI – «Visto l’avversario, non posso neppure pensare che il Genoa abbia delle difficoltà. Giocare in casa all’andata o al ritorno, quindi, lo ritengo indifferente».

FIORIN – «Sarebbe stato meglio giocare fuori casa all’andata ma, considerando che l’avversario si chiama Odense, il fattore campo non credo potrà incidere sul passaggio del turno».

Claudio Baffico

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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