Promossi&Bocciati: bene Radu, buon Radovanovic, ok Romero, Zukanovic, Criscito e Lerager

Kouamè dà vivacità all'attacco. Male Veloso, Lapadula, Lazovic e Sanabria

Radovanovic
Ivan Radovanovic (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Ecco le pagelle di Genoa-Torino.

GENOA:
Radu 6,5: incolpevole sul gol del Torino, nel finale evita il 2-0 granata;
Romero 6,5: buona partita, annulla le punte del Toro;
Radovanovic 6,5: schierato a centrocampo va a dare manforte alla difesa, disimpegnandosi senza sbavature;
Zukanovic 6,5: la difesa è l’unico reparto che oggi non ha commesso errori;
Lazovic 5,5: un paio di cross e nulla più, non prova mai a saltare l’avversario;
Lerager 6,5: prova due volte di testa ad impensierire Sirigu. Nella prima circostanza è prodigioso il portiere granata, nella seconda non colpisce con la forza necessaria;
Veloso 4: dovrebbe costruire il gioco ma raramente manda palloni giocabili alle punte, imperdonabile la leggerezza che dà il via all’azione del gol del Torino (dal 66′ Bessa 5: entra per dare fantasia alle azioni d’attacco ma non entra quasi mai nel vivo della manovra);
Sturaro s.v.: si infortuna dopo mezzora (dal 33′ Rolon 5: pasticcione come sempre);
Criscito 6: potrebbe e dovrebbe fare di più, dal suo piede partono però sempre cross pericolosi;
Lapadula 5: anziché chiedere il “dai e vai” con il compagno più vicino si intestradisce a provare il dribbling su ogni palla che gli arriva, il risultato è che commette sempre fallo.
Sanabria 5: evanescente e mai pericoloso (dal 53′ Kouamé 6: è l’unico che dà un po’ di vivacità all’attacco, impensierisce di testa Sirigu che vola a negargli l’1-1).
All. Prandelli 6: la squadra è in caduta libera ma oggi forse non ha colpe.

TORINO: Sirigu 7,5; Izzo 6; N’Koulou 6; Moretti 6,5; Aina 6; Rincon 6; Meité 6; Ansaldi 7; Berenguer 6 (dal 71′ Parigini 6); Baselli 5,5 (dall’84’ Lukic s.v.); Belotti 5,5. All. Mazzarri 6.

ARBITRO Doveri 5,5: la sua fiscalità rischia di far saltare i nervi a tutti, fischia una marea di falli in attacco al Genoa. Dubbi su un atterramento di Kouamé, dalla sala Var però riceve la comunicazione che l’azione è regolare: perché allora non ammonire l’attaccante rossoblù per simulazione?

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