A Ballardini finora al Genoa sono riuscite tante cose positive. I punti conquistati, portare la squadra dal penultimo posto al quattordicesimo, dare un’identità tattica a quella che sembrava un plotone allo sbando. È perfino riuscito a sfatare il tabù Napoli, finalmente una vittoria, e interrompere la lunga sequela di sconfitte col Torino.
È andata così così nel derby (Genoa mai vincente in casa ed è finito pari) e con l’Udinese che non perde al Ferraris da 5 anni. È ora ecco la “maledizione” Parma che da anni, da quando è tornato in A, ha sempre battuto i rossoblu non solo al Tardini ma anche a Marassi. È tutto iniziò con Ballardini sulla panchina: segnò Piatek e pareva possibile un’altra vittoria, invece il l’attacco e tre gol degli emiliani.
Ballardini esonerato. Chi l’ha sostituito comprese le stagioni seguenti, la stessa solfa: Genoa battuto a volte anche pesantemente con Cornelius e compagni scatenati fino al 1-2 dell’andata che salvò Liverani dall’esonero seppure per poco. Maran seppure battuto rimase. Non bastò il gol di Shomurodov ad evitare un altro Ko. Ora Parma-Genoa vale di più. I padroni di casa sono tornati a vincere e a sperare nella salvezza ma Ballardini ha detto che la sua truppa è altrettanto motivata è concentrata. Interrompere finalmente l’incredibile di sconfitte consecutive dal Parma significherebbe avvicinarsi all’obiettivo.
Giovanni Porcella – Tratto da Primocanale.it
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