Primocanale: inchiesta ‘Treni del gol’, due partite della Sampdoria nel mirino degli inquirenti

La Procura della Repubblica di Catania vuole vederci chiaro sulle sfide con Udinese e Chievo del 2014. Lavori a Bogliasco: il presidente Ferrero è stato squalificato per 4 mesi

Licenze FIGC Figc

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Due tegole per la Sampdoria: la società finisce nel mirino per due partite sospette del 2014, il presidente Ferrero viene squalificato per 4 mesi dalla FIGC per aver versato 1 milione e 159mila euro della Sampdoria a una società del suo gruppo per lavori mai svolti a Bogliasco.

Partiamo dal calcioscommesse. Ci sono anche due partite della Sampdoria del campionato 2013/14 tra le cinque incluse nel nuovo filone del’inchiesta “Treni del gol”, aperta dalla procura di Catania e adesso al vaglio del Gip. Si tratta di Sampdoria-Chievo 2-1 del 27 aprile 2014 e Udinese-Sampdoria 3-3 del 17 maggio 2014. La prima partita aveva visto il Chievo in vantaggio con Thereau e rimonta doriana firmata da Eder e, al 93’, Soriano. Allo stadio Friuli l’idolo locale Di Natale segnò una tripletta, contro le reti doriane di Okaka, Eder e Soriano.

Secondo la Procura del capoluogo etneo, che in passato aveva inguaiato lo stesso Catania Calcio e il suo allora presidente Pulvirenti, una decina di partite del campionato italiano di A e B sarebbero state truccate a fini di scommesse, con la regia di un gruppo di allibratori tra cui figurerebbe Yorgen Fenech, uomo d’affari maltese sospettato di aver avuto un ruolo decisivo nell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia.

La Procura di Catania trasmetterà quanto prima gli atti alla Procura FIGC, che potrebbe esercitare l’azione disciplinare contro la società blucerchiata e i suoi tesserati eventualmente interessati alla presunta alterazione dei risultati. L’ultima riforma del codice di giustizia sportiva fissa all’articolo 40 la prescrizione dell’azione disciplinare al compimento dell’ottava stagione successiva all’ultimo atto finalizzato a un illecito, quindi nel caso della Sampdoria al 31 maggio 2022. Il rischio di sanzioni disciplinari a carico del Doria è quindi reale, in un arco di possibilità che vanno dai punti di penalità (responsabilità oggettiva) al declassamento di categoria (responsabilità diretta). Se gli illeciti eventualmente dimostrati coinvolgessero soltanto giocatori, la punizione sarebbe aspra più per i singoli (squalifica a tempo) che per le società (punti di penalità). Ma ogni considerazione concreta potrà svolgersi soltanto previa considerazione del fascicolo.

Oltre alle due gare della squadra blucerchiata le altre partite di serie A finite nel fascicolo investigativo sono Catania-Atalanta (2-1, partita per la quale l’Atalanta aveva attivato le procedure di autotutela); Parma-Livorno (2-0) e Napoli-Hellas Verona (5-1), tutte giocate tra il 17 e il 18 maggio 2014. Le cinque partite “sospette” di B sono Avellino-Reggina (3-0); Crotone-Trapani (2-1); Brescia-Juve Stabia (4-1), giocate tra il 24 e il 25 maggio 2014; Catania-Perugia (2-0) e Cittadella-Trapani (1-0) del 31 gennaio 2015.

E veniamo a Ferrero. Dal cantiere di Bogliasco, fermo da mesi ma tuttora decantato come esempio di buona gestione societaria, spunta una squalifica per 4 mesi comminata dalla FIGC a Massimo Ferrero, più un’ammenda di 15mila euro alla Sampdoria. Il Viperetta, secondo la Federcalcio, ha violato il codice di giustizia sportiva all’art.1 comma 1 e altre norme federali, girando 1.159.000 euro della Sampdoria a una società del gruppo Ferrero a fronte di fatture per operazioni inesistenti.

Ferrero è stato squalificato per 4 mesi «per aver, in concorso con Ferrero Vanessa – recita il comunicato FIGC firmato dal presidente Gravina e dal segretario Brunelli – e con soggetti non appartenenti all’Ordinamento federale, corrisposto alla società VICI srl, riconducibile al “Gruppo Ferrero” e di cui era Amministratore Unico la Sig.ra Vanessa Ferrero, la somma complessiva di euro 1.159.000,00, a fronte di fatture per operazioni inesistenti, emesse per la presunta pianificazione e realizzazione del centro sportivo “Gloriano Mugnaini” sito in Bogliasco, mai realizzate dalla Vici Srl, così distraendo le corrispondenti risorse dall’utilizzo nell’interesse della U.C. Sampdoria S.p.A. e violando, tra l’altro, il principio della corretta gestione cui le società di calcio sono assoggettate; risultato ottenuto attraverso la consapevole predisposizione di un contratto fittizio con la Vici Srl, società non in possesso di requisiti tecnici e di professionalità idonee allo svolgimento dell’incarico assunto, peraltro estraneo al suo oggetto sociale, in assenza di sinallagma contrattuale in favore della U.C. Sampdoria S.p.A., utilizzando altresì le somme suddette per soddisfare interessi personali riconducibili a società del “Gruppo Ferrero”, del tutto avulsi da quelli della U.C. Sampdoria S.p.A.; nonché per aver indicato nella dichiarazione annuale ai fini IVA, relativa all’anno 2015, elementi passivi fittizi per l’importo di € 1.159.000,00 comprensivo di IVA pari ad € 209.000,00, con ciò determinando nel bilancio e nella relazione semestrale degli anni 2015 e 2016 della U.C. Sampdoria S.p.A. l’esposizione di valori contabili in difformità della normativa civilistica, dei principi contabili emanati dall’Organismo Italiano di Contabilità e delle Raccomandazioni contabili F.I.G.C».

Comminati 4 mesi di inibizione anche a Vanessa Ferrero, azionista di maggioranza della Sampdoria, «per aver, nella duplice qualità di dirigente della U.C. Sampdoria e rappresentante legale della società VICI srl, in evidente situazione di conflitto di interesse formale e sostanziale, in concorso con Ferrero Massimo e con soggetti non appartenenti all’Ordinamento federale, percepito, in qualità di LR della Vici srl, riconducibile al “Gruppo Ferrero”, la somma complessiva di euro 1.159.000,00, a fronte di fatture per operazioni inesistenti, emesse nei confronti della UC Sampdoria per la presunta pianificazione e realizzazione del centro sportivo “Gloriano Mugnaini” sito in Bogliasco, mai realizzate dalla Vici Srl, così distraendo le corrispondenti risorse dall’utilizzo nell’interesse della U.C. Sampdoria S.p.A. e violando, tra l’altro, il principio della corretta gestione cui le società di calcio sono assoggettate; risultato ottenuto attraverso la consapevole predisposizione di un contratto fittizio tra la U.C. Sampdoria S.p.A. e la Vici srl, società non in possesso di requisiti tecnici e di professionalità idonee allo svolgimento dell’incarico assunto, peraltro estraneo al suo oggetto sociale, in assenza di sinallagma contrattuale in favore della U.C. Sampdoria S.p.A., utilizzando altresì le somme suddette per soddisfare interessi personali riconducibili a società del “Gruppo Ferrero”, del tutto avulsi da quelli della U.C. Sampdoria S.p.A.; nonché per aver emesso, nella sua qualità di LR della Vici srl, fatture per operazioni inesistenti per un totale di euro 1.159.000,00 nei confronti della UC Sampdoria, così concorrendo a determinare nel bilancio e nella relazione semestrale degli anni 2015 e 2016 della U.C. Sampdoria S.p.A. l’esposizione di valori contabili in difformità della normativa civilistica, dei principi contabili emanati dall’Organismo Italiano di Contabilità e delle Raccomandazioni contabili F.I.G.C».

Tratto da Primocanale.it

CLICCA QUI PER COMMENTARE LA NOTIZIA SUL SITO DI PRIMOCANALE

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.