L’effetto Usa è subito evidente: dai 6000 spettatori con la Fiorentina ai 14000 con il Verona che tiene a verte sono la nuova proprietà. In campo però i rossoblù prima faticano, poi si esaltano e alla fine esce un 3-3 divertente ma che non sai se è un punto guadagnato o due persi. Criscito spaventa la squadra di Tudor che orto prende in Bani la distrazione e segna con l’ex Simeone con un colpo di testa su Cambiaso in ritardo. Ancora una sberla.
Il Genoa vacilla e a parte una conclusione a lato di Badelj non riesce a organizzare una reazione. Il centrocampo con Melegoni non porta a niente e Kallon non crea mai superiorità numerica e così Destro non vede palla. Anche per Fares è una serata storta. In pratica il Verona gestisce e con Lasagna si tende più pericolosa. Si va al riposo così tra la delusione del Ferrari compresi i tre rappresentanti di 777 Partners. Da segnalare che il Genoa non ha ancora segnato nel primo tempo in questo campionato.
La ripresa inizia pure peggio. Maksimovic non si frena e da un pesto e in area a Simeone che si prende un rigore facile e Barak dal dischetto non sbaglia. Lo 0-2 è mortificante ma un episodio innesca la reazione veemente: Pandev trova un lancio nel corridoio ma il centrale gialloblù smanaccia platealmente: per l’arbitro è calcio di rigore. Criscito, tra i migliori, riapre il match. Di qui in avanti è un ottovolante di emozioni. Sirigu sempre bravissimo tiene in piedi il Grifone il resto lo fa lo scatenato Destro che di testa pareggia.
Il Verona accetta la sfida a viso aperto e ancora Sirigu si supera. Successivo contropiede, l’ingresso di Ekuban è una iniezione di Gerovital, con tutto lo stadio che spinge Destro allo slalom vincente per il 3-2. Il bomber segna pure con una bottiglietta in mano. Il Ferraris esplode ma tre minuti dopo Kalinic con difesa di marmo fa 3-3. Per Ballardini c’è tanto da lavorare.
Giovanni Porcella – Primocanale.it
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