Primocanale – Disastro Genoa, ecco l’eredità di Preziosi e gli americani usino l’helicopter money

Giovanni Porcella: «È arrivato intanto un nuovo manager come Spors che era allo stadio a vedere su quali macerie dovrà operare»

Genoa Nord Stadi
La Gradinata Nord (Foto Genoa cfc Tanopress)

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C’è chi si è stupito deil’1-3 subito nel derby da un Genoa impalpabile che dopo sette minuti aveva già rinunciato alla dignità. Gabbiadini con una doppietta e poi Caputo hanno demolito i buoni propositi della vigilia di Shevcenko e dei sui giocatori. La rete di Destro nel finale non sposta il giudizio. Inutile girarci intorno: il Grifone rischia la serie B. Perché si è arrivati a questo?

L’eredità di Preziosi è sotto gli occhi di tutti. Credeva di aver fatto un mercato migliore degli ultimi anni e davanti ai brutti risultati ha scaricato Ballardini, che avrà fatto errori, ma la responsabilità di questa roba che va in campo è proprio dell’ex presidente. Forse dovrebbe offrire le sue dimissioni dal cda agli americani. La proprietà di 777 Partners intanto parla giustamente di progetti ma qui la situazione è quasi disperata anche se rientrare in corsa ci vuole poco, visto che altre 4 squadre arrancano.

È arrivato intanto un nuovo manager come Spors che era allo stadio a vedere su quali macerie dovrà operare. Salvare qualcosa è praticamente impossibile e anche Sheva sembra non capirci niente, pur concedendogli le attenuanti generiche dei problemi legati ai tanti infortunati. Comunque l’ucraino ha ricevuto fiducia da Josh Wander che ha già parlato di rivoluzione nel mercato di gennaio. I tifosi si aggrappano ai dollari promessi per comprare almeno sette giocatori di livello altrimenti il progetto di rilancio del club con una eventuale retrocessione chissà come finirebbe.

Serve quello che in economia viene chiamato l’helicopter money, cioè far piovere soldi dalla banca centrale alle persone finché basta. Altrimenti guai. Insomma c’è bisogno di un budget corposo e in più occorre fare presto perché non c’è molto tempo. Ora però è inutile fasciarsi la testa. Il Genoa deve tirarsi fuori ma al suo interno non ci dovrebbero essere differenti vedute come ha dichiarato Sabatini quando ha giustificato il suo mancato arrivo. Tocca a chi ha in mano la società lavorare sul campo, poi i discorsi su stadio e centri sportivi semmai arriveranno. Adesso è emergenza. Ai genoani conta la realtà, conta uscire da questo incubo dopo un derby perso senza nemmeno lottare, imperdonabile per la Nord.

Giovanni Porcella – Primocanale

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