Preziosi: «Ripartenza a maggio? Occorre essere molto cauti»

Il presidente del Genoa ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: «Si parla di meno infetti, di curva che scende, ma bisogna guardare anche ai 600 e rotti morti»

Preziosi Genoa Fingiochi
Enrico Preziosi, presidente del Genoa

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«Ripartenza a maggio? I dati dicono che si va in quella direzione, ma bisogna essere molto cauti, inutile fare previsioni perché ci sono ancora molti morti». Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, Enrico Preziosi ha parlato della sua opinione sulla ripresa della calcio, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: «Si parla di meno infetti, di curva che scende, ma bisogna guardare anche ai 600 e rotti morti. Si immagina che maggio possa essere il mese giusto. E’ evidente che noi prima di mettere in campo i giocatori penseremo alla loro salute e a quella dei dipendenti. Ci stiamo preparando ad un discorso comune, non può esserci un caso isolato. Non è che ripartiamo senza un minimo di protocollo».

POSSIBILI DATE – «Tutti vorrebbero finire il campionato, anche noi che»non abbiamo una classifica che ci conforta. Ma noi come Genoa crediamo di poter portare la barca in porto, eravamo in netta ripresa, avete visto le ultime partite. Il campionato deve riprendere solo se ci sono le condizioni. I calciatori non sono robot. Ci vogliono 3-4 settimane dopo due mesi fermi. Si può pensare di giocare a giugno e luglio. L’importante è che questo campionato, che va finito, non comprometta quello prossimo. Se partiamo a fine maggio, e credo che ripartiremo a fine maggio, vuol dire che avremo giugno e luglio da giocare. Giocando ogni 3 giorni per fare le 12 partite. E sono due mesi che vanno via. Poi i calciatori, al di là delle ferie, non è che possono fare 12 partite adesso e poi altre 40 senza fermarsi. Ci vuole uno stop per i giocatori. Se è uno stop di 3 giorni è un conto, ma se è di tre settimane, poi bisogna rifare ancora 15 giorni di preparazione».

MERCATO POVERO – «Diventa una caduta un po’ particolare perché non si ferma solo al fatto dello sponsor. Uno sponsor è una persona che mette un nome per farsi pubblicità. Ma se l’azienda che fa lo sponsor non ha introiti, è ferma, è ovvio che non ti dia più soldi. Chi fa girare il calcio non è solo Sky, ma ci sono anche sponsor, merchandising, che comunque influiscono sul mondo del calcio. Il mercato sarà molto più povero perché non ci saranno risorse infinite nelle società. Aiuto FIFA? In Europa si va verso la direzione che ognuno si fa gli affari propri. E anche nel calcio mi pare che si farà così. Se noi partiamo a maggio e l’Inghilterra parte a giugno, è tutto finito. Bisogna capire come ripartiamo e se ripartiamo tutti insieme, ma io ho dei dubbi».

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