Preziosi: «Per il quarto posto servono sessantotto punti»

Il presidente del Genoa, intervenuto a Telecittà , ha analizzato il momento della squadra e le prospettive di questo finale di stagione


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Con la vittoria di Reggio Calabria, un altro passo importante è stato compiuto. Lo sa bene anche il presidente del Genoa Enrico Preziosi che, intervenuto telefonicamente sull’emittente genovese Telecittà nel corso della trasmissione Gradinata Nord, ha espresso le proprie opinioni sul momento della squadra.

«Siamo quarti da un bel pezzo – ha dichiarato – e non abbiamo ansie. L’esito finale non dipenderà solo da noi ma in buona parte siamo arbitri del nostro destino. Quel che è certo è che c’è la consapevolezza di potercela giocare con tutti fino alla fine».

Enrico Preziosi è tornato, poi, a commentare l’affermazione in terra calabrese.

«E’ stato un monologo – ha sottolineato – e solo la sfortuna avrebbe potuto impedirci di vincere. Un pareggio ci avrebbe complicato la vita ma già nella scorsa settimana avevo detto ai ragazzi che i trentuno punti di distacco tra le due formazioni avrebbero pur dovuto significare qualcosa».

Decisivo l’ingresso di Thiago Motta, anche se il Genoa avrebbe potuto sbloccare il risultato già diverso tempo prima.

«Su un giocatore così bisognava crederci, ed ovviamente non mi riferisco ai suoi indiscutibili mezzi tecnici – ha precisato il presidente – siamo stati bravi e fortunati, e la nostra scelta è stata ripagata. Una soddisfazione reciproca, visto che anche il giocatore, venendo al Genoa, si è ritrovato ad alti livelli».

Adesso il Genoa attende il ritorno di Milito, per poter contare anche sull’altro elemento di caratura assoluta.

«Per il Bologna Diego ci sarà, ma se riuscisse a recuperare in tempo utile per scendere in campo contro la Lazio sarebbe tutto di guadagnato – ha ammesso – Palladino? Interpreta bene quel ruolo ed è molto prezioso per il conseguimento dei vari risultati».

Enrico Preziosi ha poi fatto il punto sulla corsa Champions.

«Sono molto felice per l’entusiasmo che si respira nell’ambiente rossoblù anche se è doveroso ricordare che il calcio è un’arte difficile – ha sostenuto – Dovremo cercare di fare sempre il meglio di noi stessi pur consci che tutte le stagioni non saranno uguali. Nessun risultato si consegue, comunque, solo grazie al caso: noi, infatti, siamo quarti da gennaio, ed in tanti ci riconoscono le possibilità di arrivare fino in fondo. La quota Champions? Direi sessantotto punti; vorrebbe dire che noi dovremmo farne ancora quattordici, mentre la Roma, per superarci, sarà chiamata a totalizzarne venti».

Le rivali del Genoa nella lotta al quarto posto sono sempre le stesse, Roma e Fiorentina. Guai, però, ad abbandonare l’idea di poter puntare anche al terzo gradino della classifica.

«La Roma può contare su un ottimo organico – ha ribadito – la Fiorentina, invece, in questo periodo ha più fortuna, come dimostrano i parecchi gol segnati oltre il novantesimo. Adesso, però, noi dobbiamo concentrarci solo sulla Juventus, formazione che per caratteristiche non molla niente e che sicuramente sarà ancora più concentrata dopo il pareggio con il Chievo. Per quanto mi riguarda non ho mai battuto i bianconeri: tanti tabù sono stati sfatati, speriamo di riuscirci anche con questo».

Claudio Baffico

 

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