Preziosi: «Fermare la serie A? Non credo che ci siano le basi per interromperla»

Il presidente del Genoa a GR Parlamento: «Da quello che vedo, la situazione non ci fa sorridere ma se tutto va avanti con le precauzioni non capisco perché il calcio debba fermarsi»

Preziosi
Enrico Preziosi (fotogramma di Pianetagenoa1893.net)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

«Non credo che ci siano le basi per interromperlo. Da quello che vedo, la situazione non ci fa sorridere ma se tutto va avanti con le precauzioni non capisco perché il calcio debba fermarsi». Lo ha affermato Enrico Preziosi durante un intervento ai microfoni de “La politica nel pallone” su Rai GR Parlamento. Il Covid ha colpito molto il Genoa: «Ne abbiamo ancora una quindicina» ha spiegato il presidente rossoblù. Tuttavia la squadra dovrà comunque giocare con il Verona: «Bisogna salvare lo spettacolo, anche se viene a scadere in una competizione non corretta, e salvare il campionato che deve andare avanti. Forse andrebbero cambiate alcune regole perché non è semplice trovare una data per recuperare partite contro squadre impegnate nelle coppe, ma anche qui non è facile riuscirci».

INTERESSE INVESTITORI VERSO I CLUB DI A – «Ciò dimostra che qualcuno è interessato a valorizzare il nostro mondo, spesso maltrattato. Credo che l’intrattenimento sarà un business importante nel futuro».

JUVENTUS – NAPOLI – «Un intervento della Asl, interpellata o no, c’è stato e bypassa regole e protocolli. La procura sta indagando sui comportamenti e questo è un altro discorso, potrebbe esserci anche una penalizzazione, non lo so».

COVID NEL GENOA – «Ci ritenevamo i più fortunati nel non aver avuto casi, eravamo rigorosi nel rispettare i protocolli. Sembrerebbe che uno dei nostri, potrebbe essere Perin, abbia incontrato delle persone che lo hanno contagiato. Il problema non è di facile soluzione, perché i contatti tra i giocatori ci sono sempre».

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.