Preziosi: «Esonero Gilardino? Qualcosa non torna, spero ci sia dietro una strategia»

L'ex patron del Genoa: «Vieira è un rischio, Balotelli cambiato ma in questo momento non lo avrei preso»

Preziosi
Enrico Preziosi, ex patron del Genoa (foto di giochipreziosi.it)

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Enrico Preziosi torna sul recente esonero di Alberto Gilardino dalla guida tecnica del Genoa, una decisione che ha sorpreso tutti: «Tutti sono rimasti stupiti, da esterno c’è qualcosa che non torna. Credo che un cambio di panchina presupponga che ci sia una strategia dietro da parte della società, magari un cambio a livello strategico. Un allenatore che ha fatto quattro punti nelle ultime due gare non si può esonerare. Lo scorso anno aveva un organico più completo e con valori diversi. Il valore di Gilardino era stato eccezionale. Chi controlla il Genoa è solido, e non parlo di 777 Partners (si riferisce ad A-Cap, ndr). L’eventuale ingresso di un nuovo azionista credo possa mettere tutto in sicurezza».

L’ex patron del Genoa si esprime su mister Vieira e Balotelli: «É un rischio ma loro sono convinti che sia l’uomo della provvidenza e speriamo sia così. Balotelli l’ho visto cambiato come persona, gli avrei dato fiducia ma non lo avrei preso per il Genoa in questo momento. Ha grandi qualità ma ha bisogno di tempo per inserirsi, anche a livello fisico»

Preziosi in merito al futuro della Serie A: «Scapperanno tutti gli investitori che speravano di aver trovato un “Eldorado” in Italia. A noi non interessa l’intrattenimento, non siamo in America: noi pensiamo al risultato sportivo, viviamo un calcio diverso dagli americani. Il calcio romantico non tornerà più, oggi è un business che però non si concretizza in numeri e risultati. Gli accordi su diritti tv e altro saranno sempre più difficili. Le società italiane sono poche, la maggioranza sono straniere»

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