Prandelli e la svolta di Empoli: 4-2-3-1 abito giusto

Radovanovic e Lerager daranno fisicità al centrocampo, senza cadere nell'errore fatale dell'andata

Prandelli Sanabria
Prandelli lancia Sanabria (foto di Genoa CFC Tanopress)

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La svolta di Empoli ha segnato la non proprio immacolata stagione del Genoa. Stavolta in positivo, perché pare che Prandelli abbia trovato la disposizione ad hoc per il Grifone. Un girone fa, invece, il convincente inizio dei rossoblù si arenò nel 5-3 di Reggio Emilia. Fu una sconfitta totale, una lezione di calcio di De Zerbi a Ballardini che concesse la superiorità numerica al centrocampo del Sassuolo. Una scelta tattica opinabile e poco avveduta – intuita persino da un partecipante alla conferenza stampa della vigilia – che aprì un’autostrada verso Marchetti. Andarono a segno cinque giocatori neroverdi diversi: la festa del gol.

Un girone dopo il Genoa è a sei punti dal Sassuolo nonostante tre ribaltoni di Preziosi: due tecnici e uno di mercato. Il club del patron Squinzi, invece, non è più la matricola terribile che tremare l’Europa fa. L’assesto degli equilibri del campionato, troppo precoce tra agosto e settembre, ha scolpito una nuova dimensione delle squadre. Il ventilato senso di “vendetta” rossoblù sarà molto relativo, per non dire nullo, poiché rispetto alla gara d’andata il Genoa ha cambiato sei interpreti, tre dei quali arrivati da meno di una settimana. Prandelli li manderà in campo per esigenza e per necessità. Mancando Hiljemark e Rolon è quasi scontato il debutto di Radovanovic e Lerager.

Il Genoa veste bene il 4-2-3-1. É un abito tattico che il sarto bresciano ha confezionato nel ritiro in Spagna, in deroga alla pluridecennale difesa a tre. Il nuovo modulo, entrato in vigore nel secondo tempo di Empoli, garantisce una più rapida scalata sui centrocampisti avversari e una migliore copertura orizzontale del campo. Tradotto: il Grifone si sente più sicuro con la variante offensiva del 4-5-1. Fondamentale – senza tediare oltremodo – mantenere fisicità a centrocampo. Il 4-2-3-1 è il modulo giusto, anche per esaltare Sanabria. La svolta di Empoli ha segnato nuovamente la stagione del Genoa

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