Prandelli lancia Kouamé sull’ala. E Gasp punge il Genoa

Il futuro dell'ivoriano è sulla fascia: «Christian ha capito che la variazione esalta le sue caratteristiche»

Kouamé
Christian Kouamé al tiro contro la Roma (da Genoa CFC Tanopress)

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Prandelli spiana la strada a Kouamé e l’ivoriano se la prende tutta. La nuova posizione che il tecnico bresciano ha elaborato per l’attaccante è più defilata ma non meno partecipativa del solito. «E’ un ruolo dinamico che va interpretato attaccando ed entrando in area di rigore con cattiveria» ha spiegato Prandelli nella conferenza di Villa Rostan. Kouamé in versione ala ha convinto contro la Roma: «Christian ha capito – aggiunge il mister – che ho fatto la variazione per esaltare le sue caratteristiche. Non certo per penalizzarlo». Pro domo sua, quindi.

Dall’altra parte Gasperini punge il Genoa: «Non sarebbe in questa posizione di classifica se avesse sempre giocato con i toni agonistici dell’andata. Ricordo che De Roon concluse con una caviglia rotta… Forse c’erano dei motivi di forte rivalsa». Il tecnico dell’Atalanta ritorna quindi sul 3-1 del Ferraris e, soprattutto, sulla mancata espulsione di Romero in avvio di partita. Il dente avvelenato, francamente, sembra averlo lui, un girone dopo. Prandelli, invece, ha lodato l’identità di gioco dei bergamaschi definendoli «i più bravi in Europa quando pressano gli avversari». Stile e stili diversi.

Come diverso è il modo di Kouamé d’interpretare i novanta (e più) minuti della partita. Se la gazzella ivoriana parte da più lontano rispetto all’area di rigore ha più campo per esaltare la migliore caratteristica: lo sprint. Che unito a una scelta di tempo da baskettaro lo rendono un giocatore moderno, adattabile a ogni avversario. Kouamé disturbò il sonno di Koulibaly, può ripetersi anche contro Palomino e Djimsiti. Segna poco anche per la troppa frenesia quando arriva sopra la palla ma è fondamentale per gli equilibri del Grifone nelle due fasi di gioco. E assieme Bessa a destra, ma poco più arretrato, compone un binario di tutto rispetto. Prandelli gli ha spianato la strada, Kouamé se la sta prendendo tutta.

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