«La partita di domani non è da vita o morte, non mi piace questo concetto. Sarà però una gara molto importante per il nostro campionato». Cesare Prandelli, tecnico della Fiorentina ed ex del Genoa, ha presentato così il match salvezza nella conferenza stampa della vigilia. «Ho già detto che il nostro obiettivo è arrivare quanto prima a 40 punti – prosegue – dovremo riuscirci da Fiorentina. In questo momenti ci manca, così come a tutti, un fattore fondamentale: il pubblico. Dobbiamo essere bravi noi a fare quello che faremmo coi nostri tifosi, quindi mai abbassare la testa e la guardia, facendo di tutto per raggiungere la vittoria».
Prandelli si è anche soffermato sul Grifone: «È una squadra duttile e interessante, che davanti ha due attaccanti molto temibili e può cambiare tanti moduli. Stiamo cercando di capire quale sarà la loro formazione, ma alla fine dipenderà tutto da noi. Dipenderà da come staremo in campo».
Infine, il tecnico ha fatto un punto sul club viola: «La società non ha colpe se ci troviamo in questa situazione: la critica a inizio stagione era tutta positiva su questa squadra, tutto era pianificato nel modo giusto. Forse invece c’è stata troppa aspettativa e chi doveva fare il salto di qualità non lo ha fatto. Dobbiamo far sì che questa critica positiva torni. Commisso è una persona che va tenuta stretta perché è arrivato qua dall’America e ha investito. La mia paura è che si stanchi… Ha già messo in piedi il centro sportivo, sta lavorando per lo stadio nuovo. Siamo impazziti, vogliamo farlo andare via? Se la critica ci dev’essere, va fatta a me e alla squadra, non al club. Non voglio usare buonismo, mi assumo le mie responsabilità».