Prandelli: “Compattezza e normalità la base del mio Genoa. Qui per aprire un ciclo”

Il nuovo tecnico del Genoa: "Non stravolgerò il lavoro precedente, ma farò un paio di accorgimenti. Ripartiamo dai nostri tifosi”. La fotogallery della presentazione a Villa Rostan col dg Perinetti

Prandelli in conferenza stampa (Foto Pianetagenoa1893.net)

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Inizia l’era Prandelli. Il nuovo allenatore è stato presentato a Pegli nel quartier generale di Villa Rostan, assieme a lui presente il direttore generale Perinetti che ha dato il benvenuto all’ex tecnico della nazionale in rossoblu: “Speriamo che questa collaborazione sia lunga e duratura, colgo l’occasione per salutare Juric e augurargli il meglio per la sua carriera. Riguardo alla partita con l’Entella abbiamo dato una delusione ai tifosi e a noi stessi. La società deve assumersi le proprie responsabilità, al Genoa si deve e si può fare di più. Tutti insieme bisogna arrivare a questo obiettivo. Se abbiamo cambiato guida tecnica è perché c’erano evidentemente dei problemi- ha detto il direttore- così abbiamo scelto Prandelli che credo sia la persona giusta per riprendere il cammino che sappiamo poter fare”.

Dopo il benvenuto del direttore la parola è passata a Prandelli che ha voluto salutare e ringraziare il suo predecessore: “Juric ha dato tanto al Genoa. È stato sfortunato in alcune situazioni e gli auguro di trovare il prima possibile una sistemazione per tornare a svolgere il suo lavoro”
Il mister non ha nascosto la felicità per essere tornato in Serie A e in una piazza importante come quella rossoblu, una delle più prestigiose del campionato: “Ho sempre vissuto di emozioni e oggi lo sono particolarmente, basta pensare a questi colori, al Ferraris e alla storia di questa società. Già da domenica voglio vedere lo spirito giusto e centrare il primo risultato”
Per un allenatore che vive di emozioni, come ha sottolineato, trovarsi davanti alla Nord è un punto di forza su cui farà leva per il suo Genoa “Ricordo una partita di anni fa in cui ero allenatore del Verona. Vincevamo due a zero, e nel secondo tempo finì due pari. Nello spogliatoio dissi ai ragazzi di non mollare perché la gradinata stava ancora cantando, fu proprio lo spirito del tifo genoano a ribaltare il risultato. Ora bisogna ripartire tutti insieme, uniti alla nostra gente.
Prandelli ha poi proseguito: “Ho aspettato prima di rimettermi in gioco, quando è arrivata la chiamata della società ho capito che era il momento giusto. Bisogna fare leva sulla normalità, sull’essere squadra e fare le cose giuste al momento giusto.

Domenica arriva al Ferraris la Spal, un banco di prova importante: “La prima cosa che ho detto ai ragazzi è che sarebbe una follia andare a stravolgere il lavoro fatto in precedenza, però ci sono alcuni aspetti che voglio andare a toccare. Mi auguro che tutti capiscono che ora siamo in un momento particolare e ciò che mi interessa adesso è disponibilità oltre che unione di intenti.
Ho parlato con il capitano e con Pandev, insieme abbiamo capito che possiamo fare qualcosa di importante dentro e fuori dal campo”.

Sulle prime impressioni sul Genoa e gli eventuali correttivi: “Prima di tutto levare tutti i pensieri negativi e scendere in campo magari con esasperazione, ma l’idea è quella di mettere in campo compattezza e la giusta aggressività. La Spal è una squadra complicata e bisognerà stare attenti: quando ci sarà da aggradire dovremo farlo uniti. Lazzari? Ha i tempi giusti per andare in profondità e quando salta l’uomo diventa un attaccante aggiunto”.
Sulla sensazione privata per aver ritrovato il campo: “La prima sensazione quando ho rimesso le scarpe dal calcio è stata come quella di riprendere la bicicletta, ora non mi voglio fermare. Non voglio essere dogmatico sul sistema di gioco, ma valorizzare il capitale a disposizione. Bisogna capire e leggere la partita e adattarsi ad essa. Abbiamo Piatek bisogna sfruttare le sue capacità. I gol subiti? Vanno analizzati se sono errori di reparto o individuali: l’organizzazione di gioco è fondamentale. Per parlare di moduli è presto”.

Sul futuro: “Ognuno di noi spera di trovare il grande amore, spero possa andare così con il Genoa”.

Tra i biglietti da visita di Prandelli vi è la signorilità nel modo di porsi:  “Sono cresciuto con delle persone che mi hanno insegnato che per incidere è necessario abbassare i toni, fare chiasso porta solo al rumore.  Collaborare con mio figlio come Ancelotti? Ognuno vorrebbe averli vicino, il Bologna ha fatto un affare portando tra le proprie fila perché nel suo lavoro è uno dei migliori”.

Cliccando i numeri in basso, si può vedere la fotogallery della presentazione curata da Pianetagenoa1893.net.

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