Prandelli: «Calcio? Bisogna avere rispetto per chi soffre»

«Il nostro sport è divertimento e gioia» spiega l'ex tecnico del Genoa

Prandelli Genoa
Cesare Prandelli (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Cesare Prandelli, ex tecnico del Genoa, è intervenuto sull’emergenza coronavirus: «Vivo questi giorni con profondo dolore. Mi fa male pensare che una persona muoia sola, senza un ultimo saluto. Tra un mese, o forse due, spero che saremo diversi, migliori nei nostri rapporti. La società dovrà darsi altre priorità, pensare al futuro dei nostri figli, a risollevare il paese dal punto di vista economico».

«Ho perso un mio grande amico, si chiamava Dalfio: mi seguiva da una vita (è stato anche custode a Collecchio quando Prandelli allenava a Parma, ndr), ci volevamo bene. Il mio pensiero va a medici, infermieri e personale sanitario. Orzinuovi? Novanta morti in venti giorni, una strage» aggiunge il mister dell’ultima salvezza del Genoa al settimanale Piazza Levante.

«Associo il calcio al divertimento, alla gioia: al momento ho repulsione perché non è il suo momento. Ci vuole rispetto per chi ha sofferto. Non si può passare dal cimitero allo stadio in un giorno» conclude Prandelli.

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