Prandelli, su il “bandone”: il Genoa va rianimato

Domenica ci vorrà una partita da Grifo. Il neo allenatore conoscerà l'importanza della spinta del Ferraris

Prandelli
Mister Prandelli al lavoro al Pio (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Inizia una nuova carriera per Prandelli. Inizia un nuovo percorso dopo le deludenti avventure all’estero, e dopo la Nazionale, lasciata con tempismo e dignità in Brasile, un secondo dopo il triplice fischio di Italia-Uruguay. Riparte dal Genoa, Prandelli. Da un club cui ha inferto una delle più cocenti delusioni con la mancata qualificazione in Champions League nel 2009. Il calcio percorre vie imperscrutabili. E quasi dieci anni dopo è come se avesse imposto al tecnico di Orzinuovi di sdebitarsi con il Grifone. Prandelli deve qualcosa ai genoani, posto che a loro non ha rubato niente.

Si rialza il bandone sulla vita da professionista e profondo conoscitore del calcio dell’ex ct. Lui, così garbato e così elegante con i suoi lupetti viola che hanno fatto tendenza, sdoganando le parole villane che si dicono intorno a tal colore. Prandelli rialza il bandone, la saracinesca intesa in fiorentino. L’espressione fu portata alla ribalta dal giornalista Franco Ligas, durante la trasferta di Monaco di Baviera. Prima dello scippo di Øvrebø. Firenze abbandonò la massima competizione europea senza più rivederla dopo una fiera partita al Franchi. Da lì il lupetto iniziò ad accorciarsi, irreversibilmente, fino all’undicesimo posto in campionato e l’inevitabile addio a fine anno.

Ora c’è il Genoa, realtà che ha iniziato a conoscere con il primo allenamento svolto ieri al Pio-Signorini di Pegli. Domenica, invece, conoscerà l’importanza della spinta del Ferraris, lui che finora l’ha sempre vissuto e calcato da avversario. Presto capirà anche il valore della locuzione, talvolta abusata, “partita da Grifo”. Contro la Spal non ci vorrà il Genoa, ma il Grifo: sono due anime differenti dello stesso monoteismo. Il rossoblù sembra donargli, forse perché il miscuglio cromatico dà come risultato il viola. La dimostrazione che la vita è circolare. Tutto torna. E per ogni bandone che si chiude ce n’è sempre un altro pronto a riaprirsi.

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