Portanova, box to box moderno che al Genoa ha completato soltanto due partite

Fondamentale per Blessin in quanto a intensità, velocità e aggressività

Portanova Genoa
(foto di Genoa CFC Tanopress)

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La valorizzazione di un giovane calciatore passa dai livelli della sua crescita e dalla gestione che ne fa l’allenatore. La crescita, poi, dipende fortemente dall’impiego in campo e da quanto lo stesso interprete impari a conoscere le capacità del proprio corpo. Portanova è un cuor di leone, al pari di quello ruggente che ha mastodonticamente tatuato sul petto; senza dubbio è un coraggioso che per l’età che porta, va ricordato che è un classe 2000, ha bruciato le proverbiali tappe. Ma del figlio d’arte calcistica, prole di capitano, il Genoa non ha ancora visto la versione migliore avendo completato solamente due partite delle trentasei che lo hanno coinvolto dall’inizio o con un subentro dalla panchina, peraltro due partite simboliche che fanno capire una volta di più la sua marcata centralità sotto Blessin: l’esordio del tecnico svevo con l’Udinese e il suo apice di gestione rappresentato dal pareggio di Bergamo.

L’anno del Genoa è fondamentale, quello di Portanova è tuttalpiù decisivo affinché divenga il punto di riferimento del futuro rossoblù perché Manolo ha la grinta di papà Daniele e, non di meno, il môro bón da Grifone. Avere dna da calciatore ed evidente fisiognomia genoana è una grande fortuna. E se tutto ciò è sospinto da una pugnace volontà di affermazione, allora il ragazzo va semplicemente indotto, e non pedestremente condotto, perché la strada riuscirà a percorrerla da solo. Il primo passo, però, è il più difficile da compiere perché consiste nel miglioramento di sé stessi il che presume umiltà, conoscenza dei propri limiti e l’intenzione di infrangerli. Portanova è una mezz’ala travolgente che nella nuova stagione si ritrova a fare di tutto, dal trequartista all’ala, anche per squalifiche e presunti ritardi di condizione: è, insomma, un moderno “box to box” come quelli che vanno per la maggiore in Premier League, altro sport. 

La base è buona, i margini di miglioramento lasciano presagire che Portanova stia bene nel calcio contemporaneo ma possa stare meglio in futuro se saprà affinare la tecnica e il tiro. Inoltre, non basta esaurire l’apporto energetico in un’ora di gioco ma serve che il mediano del Genoa impari a leggere i differenti momenti della partita: quando (e se) accelerare, quando (e se) ridurre le marce. Se Portanova andrà sempre a tavoletta continuerà a non completare le partite, beninteso che questo andamento dovrà presto cambiare giacché il Grifone di Blessin ha bisogno delle accelerate del suo cuor di leone per più tempo possibile: la gestione del minutaggio è basilare per la crescita. Arricchire il bagaglio di conoscenze è un bisogno strumentale che può portare benefici personali e anche di squadra perché i punti forte di Portanova sono l’intensità, la velocità e l’aggressività. Ciò che chiede Blessin, ciò che si chiede a Portanova per crescere.

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