Piatek ha le polveri bagnate: riscatto nel derby

La ragione dell'astinenza al gol del Pistolero non è da imputare alla persona di Juric, bensì a una ragione tattica derivante dalla proposta di calcio del croato

Piatek
Piatek (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Le polveri bagnate di Piatek dovrebbero far preoccupare Juric. Il tecnico del Genoa, invece, resta sereno, almeno all’apparenza. E fa bene. Spiega in ogni conferenza che il polacco ha l’occasione per fare gol solo che gli manca qualcosa per buttarla dentro: un pò di fortuna, un centimetro o due, e altro. Eppure Piatek non è più lo stesso delle prime sette/otto partite stagionali: la media gol è crollata ben al di sotto di un preventivabile periodo di flessione. E di occasioni il Pistolero ne ha avute veramente poche.

Passi pure il bel tiro dalla distanza parato da Szczesny a Torino (chance creata tutta da sé), Piatek ha visto un solo pallone utile da buttare dentro nelle ultime giornate. Quello contro il Milan, suggerito da Kouamé, sul quale è arrivato con un attimo di ritardo, disturbato dal doppio intervento della difesa rossonera. La ragione dell’astinenza al gol di Piatek non è da imputare alla persona di Juric, bensì a una ragione tattica derivante dalla proposta di calcio del croato. Le due punte del Genoa devono andare a pressare alternativamente il metodista avversario e il difensore che inizia l’azione: avvincente ma dispendioso e rischioso quando i centrali sono due.

L’attaccante più prolifico dei primi tre mesi di Serie A è andato in blocco: l’atmosfera del derby e i primi venti freddi che gli ricordano la sua Polonia possono risvegliarlo. Il potenziale realizzativo di Piatek è da doppia decina, altro che doppia cifra. Il Pistolero ha sfruttato al meglio il debutto casalingo con l’Empoli per iniziare una striscia sensazionale di partite in gol. Poi il buio, dopo il Parma. Le difese italiane ora lo conoscono e sanno come metterlo in difficoltà non essendo più una novità. Sta a Piatek reagire nel derby nell’unico modo che conosce: prendendo un pallone e scaraventarlo in rete, a fil di palo.

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