Ciclone Piatek, scalfito il monopolio di Lewandowski con la Polonia

Il Pistolero del Genoa è riuscito in ciò che Arkadiusz Milik ha fallito per gli infortuni: ossia scalfire l'egemonia dell'attaccante del Bayern Monaco

Piatek
Kris Piatek (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Un occhio a Monaco di Baviera, uno a Genova e uno a Napoli. Da sera e con il gol al Portogallo, è cambiata la geopolitica del gol della Polonia. L’ha ribaltata Piatek in appena diciotto minuti. Al Pistolero del Genoa evidentemente piacciono i debutti. A Varsavia era quello dal primo minuto con la Nazionale maggiore, nella sera delle cento presenze di Lewandowski. Non è un passaggio di testimone come avviene nelle cause di successione inter vivos, bensì un cambiamento del corso della storia. Da ieri l’attaccande del Bayern ha perso l’indiscusso monopolio nella Nazionale biancorossa.

Lewandowski non è più indiscutible, allora. Merito di Piatek che è riuscito in ciò che Arkadiusz Milik ha fallito per gli infortuni: ossia scalfire l’egemonia dell’ex attaccante del BVB. Il genoano ha segnato di testa, sul secondo palo, probabilmente la migliore dote tecnica perché i piedi li usa solo per calciare. Ha ragione lo scriba Sconcerti, Piatek inganna perché «è straordinariamente normale». L’avverbio fa sognare i tifosi del Genoa che da troppo tempo aspettavano di vedere un altro Milito, quantomeno come vena realizzativa. Da ieri sera la via del gol della Polonia ha una terza corsia: i difensori Azzurri sono avvisati in vista della delicata sfida di domenica.

Diventerà quindi interessante comparare le prestazioni individuali di Piatek e Lewandowski e Milik, per vedere chi segna e chi stecca. Come accadeva fino all’anno scorso in Spagna tra Ronaldo e Messi, con le debite proporzioni. Vedremo se al gol del polacco del Bayern risponderà il connazionale del Napoli o il n.9 del Grifo. In ogni caso lassù, in una terra non propriamente calcistica schiacciata tra la Germania e i margini dell’ex impero sovietico, non se la passano male con i centravanti. “C’è Piatek che fa gol, la Nord esulta“: è un coro tutto rossoblù. Chissà cosa cantano in Baviera e a Napoli…

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