A ritmo di Polska. Non è solo il titolo di un libro scritto da Alberto Bertolotto sulla Nazionale polacca terza classificata al Mondiale del ’74. É il senso di Genoa-Napoli, quantomeno nei rispettivi reparti offensivi. Piatek contro Milik sarà la sfida nella sfida che infiammerà l’atmosfera del Ferraris. Due attaccanti completi, disinvolti nel dare il cambio a Robert Lewandowski nei momenti di crisi: il polacco del Napoli è un bomber ormai famoso in tutta Europa, il Pistolero del Grifone invece è un astro nascente. Provenienti dal sud della Polonia, entrambi hanno fatto molta gavetta prima di consacrearsi a livello internazionale.
De Laurentiis acquistò Milik dall’Ajax, un affare complessivo da trentatré milioni di euro; Preziosi ha pagato quasi cinque milioni il cartellino di Piatek dal KS Cracovia. Prezzi diametralmente opposti che spiegano, però, come il primo fosse un giocatore fatto e finito mentre il secondo una scommessa del patron del Genoa. Due affari, insomma. Piatek, sul taccuino degli uomini mercato di mezzo mondo, ha aggredito la Serie A con un inizio folgorante mentre Milik ha scontato due infortuni al crociato che lo hanno ridimensionato nel rendimento: la sua assenza, complice il guizzo di ingegno di Sarri, portò alla scoperta di Mertens prima punta (34 gol in 46 partite nel 2016-2017).
Le caratteristiche dei polacchi in esame sono diverse. Milik è un uomo totale nel reparto offensivo essendo capace di battagliare nei raddoppi di marcatura per far salire la squadra, quando ce n’è bisogno. Piatek, invece, più un opportunista catalizzatore di palloni in area di rigore, come lo definì Allegri. Il napoletano ha forse più tecnica del genoano e maggiore propensione al dialogo con i compagni di reparto, ma entrambi sono molto bravi nel gioco aereo. Ci sarà molto lavoro per Romero e Koulibaly, i marcatori dei bomber che daranno lustro a Genoa-Napoli. A ritmo di Polska.