Perin valutato solo 12 milioni? E’ un’eresia

Sono pochi i 12 milioni offerti dalla Juventus per il portiere che è nel giro della Nazionale. Centrocampo: si punta alla conferma di Bertolacci, ma ci vorrebbe un grande “play”

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Se ne andrà un mito. In verità su Perin c’è uno strano gioco di valutazioni. A parte gli accordi con la Juventus (cederlo soltanto per 12 milioni, per noi è un’eresia grossa, grossa…) rimane una strana sensazione, a livello nazionale, circa il valore di questo portiere. Prima la messa quasi in disparte per la trionfalizzazione di tal Donnarumma rivelatasi, almeno al momento, un piccolo bluff con una serie di prestazioni mediocri; poi la convocazione in Nazionale e preferendogli in prima battuta ancora Donnarumma (che contro i poveri arabi ha fatto cose inenarrabili: quella uscita pazza…) e dopo ancora Sirigu che era scomparso dall’orizzonte…Ma per fortuna, stasera contro l’Olanda a Torino Perin sarà titolare dal primo minuto. Mancini, attento, non commettere errori perché poi il “sospetto” potrebbe nascere e crearti dei guai con i tifosi. “Mancio”, è persona seria e competente: dunque nessun pericolo di “inciucio”, ma insomma val sempre la pena di metterlo sul chi va là.

FUTURO – Di questi tempi si torna, fra i genoani, a tirar fuori il solito ritornello: “Ma possibile che Preziosi non voglia, almeno una volta, guardare più in alto e pensare magari alle posizioni che danno l’accesso all’Europa, invece di continuare a dire che il traguardo rossoblù è la salvezza? Un ritornello che non smette di essere ripetuto ad ogni inizio stagione, a partire da 12 anni fa, da quando cioè il Genoa è tornato in serie A, con una continuità incredibile e con una marcia sicuramente positiva, dopo essere stato per 13 anni nella serie inferiore.

E’ quindi normale che, anche questa prossima stagione sarà come le altre: si concluderà a metà classifica, si giocheranno diverse gare di buon livello, ci si prenderà qualche soddisfazione e, chissà, si potrebbe andare anche in Europa League.

Ma è inutile tirare fuori sempre la solita solfa: Preziosi, lo abbiamo ripetuto, non può fare più di tanto, lo ha detto e ripetuto (così come tanti altri presidenti, a cominciare dal suo “cuginetto” Ferrero): ha raggiunto certi traguardi, che per noi sportivi genovesi, dovrebbero essere considerati già ottimi, punto e basta. Aggiungiamo che non succedeva da una vita di vedere per 12 anni consecutivi il Genoa in serie A.

Anche quest’anno, dunque, vedremo che cosa saprà fare Ballardini e che cosa soprattutto Preziosi riuscirà a porgli sul piatto della formazione. Il presidente ha detto (come sempre): “Sarà un Genoa migliore!”. E sia.

D’altra parte, il consiglio d’amministrazione ha detto con chiarezza che i traguardi del Grifo dovranno essere: uno, la permanenza nella massima serie, due, le plusvalenze per fare fronte al bilancio.

Infine: che Genoa vedremo in questa stagione? Onestamente non lo abbiamo ancora capito. Sappiamo solo che ci sono già sette difensori, che Ballardini vuole Bertolacci (mentre per noi ci vorrebbe un grande “play” a tutto tondo in quel centrocampo) e nessuna nuova punta. Ma c’è ancora tempo, per fortuna…

Vittorio Sirianni

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