Perché la Lega ha assegnato i gol a Duncan e Petagna, mentre a Piatek no?

I casi dei due giocatori di Sassuolo e Spal trattati in modo differente da quello del centravanti del Genoa

Genoa Genoa-Atalanta
La deviazione di Toloi in Genoa-Atalanta, 22 dicembre 2018 (foto tratta dal sito della Lega di Serie A)

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Ritorniamo, ad imperitura rei memoriam, sul gol non attribuito a Piatek nel corso di Genoa-Atalanta del 22 dicembre dello scorso anno e per il quale abbiamo attivato la petizione Restituiamo il gol a Piatek! rivolta alla Lega di Serie A (2.400, sinora, le firme).

Diciassettesima giornata di andata. Calcio d’angolo dalla sinistra; Piatek si trova dalla parte opposta, a circa dieci metri dalla porta dell’Atalanta ed in posizione quasi centrale. La palla è contesa di testa da tre giocatori nella parte estrema dell’area piccola alla sinistra di Berisha. Un “spizzata” fa proseguire la traiettoria della sfera che arriva a Piatek. Tra la palla ed il giocatore polacco sono cinque i giocatori avversarsi: Palomino, Toloi, Hateboer, Pessina e Zapata e tutti con lo sguardo alla palla, dando quindi le spalle a Piatek. Il polacco, sugli sviluppi dell’azione, è ora sulla linea dell’area piccola, a tre metri dalla porta. Ha campo libero, colpisce di testa indirizzando la sfera in porta; Toloi – che non aveva visto la posizione di Piatek – si gira istintivamente e, mezzo coperto da Hateboer, sempre istintivamente ci mette il piede destro: la palla finisce in rete. La Lega sancisce: autogol di Toloi non applicando la precisazione scritta nelle linee guida, la quale recita che «Non sono considerati autogol i tiri nello specchio della porta che vengono deviati da un difensore».

Ultima giornata del girone di andata. Duncan (Sassuolo) riceve palla a circa venti metri dalla porta avversaria in posizione defilata alla destra di Berisha, calcia di sinistro un diagonale; Palomino (Atalanta), invece, è dentro l’area di rigore a circa quattordici metri dalla porta ed in perpendicolare al dischetto del rigore; ha visuale libera e ciò gli consente di seguire bene l’azione e vedere che Duncan riceve palla e sta per tirare. Palomino si accentra in diagonale (è l’ultimo difensore) per intervenire chiaramente sulla palla calciata dell’avversario, che si trova ora a circa tredici metri. Palomino il tiro lo intercetta ma la sua deviazione spiazza Berisha che si tuffa sulla sinistra: palla a destra, gol. È quindi chiara l’intenzione di Palomino di intervenire per rinviare per cui, alla base del Criterio 1A delle Linee Guida per l’assegnazione dei gol dubbi, deve essere attribuita l’autorete al giocatore atalantino; la Lega assegna il gol a Duncan.

Ultima giornata del girone di andata. Lancio lungo per Petagna che riceve palla quasi al vertice destro dell’area di rigore, strettamente marcato da Romagnoli. Il ferrarese sgomita e si libera della marcatura accentrandosi e posizionandosi sulla linea dell’area di rigore da dove fa partire un sinistro a giro indirizzato alla parte bassa alla destra di Donnarumma. Il milanista Romagnoli, che si trova a circa un metro e mezzo dall’avversario, lo segue, lo marca, allunga il piede destro per tentare di bloccare la palla tirata da Petagna. La palla non la blocca, ma il suo intervento mette in difficoltà Donnarumma che non riesce ad intercettare, in tuffo, la sfera: palla dalla parte opposta a dove voleva piazzarla Petagna, gol. È quindi chiara l’intenzione di Romagnoli di intervenire per rinviare per cui, alla base del Criterio 1A delle Linee Guida per l’assegnazione dei gol dubbi, deve essere attribuita l’autorete al giocatore rossonero; la Lega assegna il gol a Petagna.

Al momento dei gol di Duncan e di Petagna, i due calciatori avevano in carniere 2 e 5 reti. Piatek, invece, al momento del primo gol contro l’Atalanta si trovava a 12 reti che gli valevano la vetta della classifica marcatori. La Lega, in prima battuta aveva assegnato il gol al polacco per poi, pochi minuti dopo l’inizio della ripresa, correggere il tiro ed aggiornare il proprio sito web ufficiale attribuendo il gol ad una autorete di Toloi; Lega, peraltro, che si è scomodata dandone spiegazione in serata, quando invece scrive sulle proprie “Linee guida” che «esaminerà i casi dubbi il giorno successivo ad ogni turno di campionato pubblicando sul proprio sito internet le decisioni prese».

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