Parma-Genoa, le pagelle: i figli della nebbia

É tornato Frendrup, in difesa Vasquez è il solito caudillo: stoccata di Pinamonti

Ekhator Pinamonti Genoa
Ekhator abbraccia Pinamonti nella nebbia di Parma (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Pubblichiamo di seguito le pagelle di Pianetagenoa1893.net ai protagonisti di Parma-Genoa, gara terminata con il punteggio di 0-1.

Genoa 7 – Con le note imperfezioni, con la nota forza del gruppo. Una vittoria nella nebbia, ancora in trasferta, che può dare la forza di squarciare la crisi che ammanta la squadra da due mesi

Leali 6 – Nel cuore del primo tempo estrae la reattività giusta per sventare un clamoroso autogol di Vogliacco concedendo la punizione a due al Parma

Vogliacco 6 – Avvio insufficiente, più sicuro e registrato nella ripresa in cui commette meno errori e uscire sicure. L’intervallo gli ha fatto bene

Vasquez 7 – Il caudillo è autore di un’altra grande prestazione. Rischia l’ammonizione ma vince, anzi stravince la sfida con Bonny e si esalta nel duello fisico con Charpentier

Matturro 6 – Primo tempo quasi da fluidificante, più guardingo nella ripresa quando il Parma provava a sfondare dalla sua parte

Zanoli 6 – Si vede maggiormente nel secondo tempo quando le squadre si allungano, l’avvio però è anonimo e senza squilli (74′ Sabelli 6 – Punto di riferimento della destra genoana, subentra con personalità e chiudendo ogni spazio)

Frendrup 7 – Il migliore in campo. É tornato. Si sono riviste corse sensate, letture senza palla ed entusiasmanti progressioni box-to-box che hanno ribaltato la mediana parmigiana

Badelj 6 – In avvio non imprime ritmo alla squadra, si salva con un secondo tempo di pregio tattico: come avere un allenatore in campo (86′ Masini sv – Vince un paio di contrasti utili)

Thorsby 7 – Cercato come un dieci, pur non avendone la proverbiale qualità. Decisivo sui palloni alti e nel gioco di sponda per gli attaccanti

Martin 6 – Ancora qualche pallone sprecato ma a sinistra è a dir poco imprescindibile per l’economia del gioco del Genoa (74′ Ahanor 6 – Una progressione sontuosa in area di rigore del Parma, come richiesto ai difensori moderni: da subentrato non rovina il quadro)

Ekhator 7 – La conclusione è notevole, oltre allo sprint. É ancora scomposto nella contesa delle palle alte ma glielo si può perdonare: compirà diciotto anni tra una settimana (86′ Balotelli sv – Un giallo evitabile, di stizza, a seguito di uno sgambetto compiuto a ridosso dell’area di rigore)

Pinamonti 7 – Come i punti portati in dote dai suoi quattro gol in campionato. Efficace e con uno spirito di sacrificio encomiabile: poteva farne tre ma l’imprecisione (di testa, quasi all’intervallo) e il palo rimandano la consegna del pallone firmato dai compagni

Allenatore Gilardino 7 – Nel pieno della crisi ha costruito un’alternativa credendo in una precisa identità di calcio: costruisce a quattro e difende a tre-più-due. Artefice di una vittoria dal peso incommensurabile

Parma 5 – Suzuki 6; Coulibaly 5, Delprato 7, Balogh 5, Valeri 5; Keita 5 (46′ Estevez 6), Bernabé sv (18′ Anas 6 (46′ Almqvist 5)); Man 5, Sohm 5, Mihaila 5 (83′ Benedyczak sv); Bonny 5 (64′ Charpentier 6) – Allenatore Pecchia 5

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