Parma deferito per tentato illecito sportivo: promozione a rischio

La società emiliana smentisce di aver ricevuto comunicazione del deferimento mosso dalla Procura Federale: "Riteniamo che l’accusa di tentato illecito sportivo, se confermata visto che la società a tutt’ora (le ore 13:55 di mercoledì 20 giugno) non ha ancora ricevuto alcun tipo di comunicazione a riguardo, rispetto alle condotte riscontrate, sia sconcertante"

Parma
Una gara del Parma in serie B 2017 2018 (Tweet ufficiale Parma Calcio 1913)

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Come una fenice, il Parma è riuscito a risorgere dalle ceneri del fallimento che l’aveva coinvolto qualche tempo fa e a ritornare, in poco più di tre anni in Serie A grazie alla terza promozione consecutiva. I Ducali fanno parte, assieme a Empoli e Frosinone, di quel terzetto che l’anno prossimo calcherà i campi della massima categoria italiana. Una vera impresa se si guarda come il club ha dovuto ricominciare, ma, da quanto si può leggere tra le rosee pagine de “La Gazzetta dello Sport”, il sogno A potrebbe tramutarsi in un incubo. Il Parma sarà deferito per responsabilità oggettiva insieme ai propri tesserati Emanuele Calaiò e Fabio Ceravolo accusati di tentato illecito sportivo in merito alla partita Spezia-Parma dell’ultimo campionato di Serie B, dove si è vista la vittoria della formazione emiliana con un netto 0-2. Stamane la Procura Federale ha consegnato l’avviso di conclusione delle indagini e nel giro di una decina di giorni gli interessati andranno a processo presso il Tribunale Federale (il primo grado della giustizia sportiva). Nel caso in cui le accuse venissero confermate il club emiliano rischierebbe una penalizzazione in termini di punti da scontare nella stagione in corso e la negazione della partecipazione alla Serie A.

Come detto poc’anzi, l’inchiesta della Procura Federale, guidata da Giuseppe Pecoraro, riguarda la partita del Picco Spezia-Parma dell’ultimo campionato di Serie B del 18 maggio, dove i Crociati, grazie alla vittoria per 0-2 e al pareggio del Frosinone col Foggia, hanno conquistato la promozione matematica. Al centro dell’indagine degli ispettori federali ci sono tre messaggi “whatsapp” inviati, nei giorni precedenti la sfida contro gli spezzini, dai due attaccanti Emanuele Calaiò (due messaggi) e da Fabio Ceravolo (uno) a due giocatori dello Spezia, Filippo De Col e Alberto Masi. “Non ci spaccare le gambe…”, reciterebbe uno dei messaggi incriminati. Una richiesta che potrebbe essere interpretata come un tentativo di addolcimento della formazione avversaria per aiutare la formazione emiliana a raggiungere il suo obiettivo visto che ormai lo Spezia, data la sua posizione in classifica, non aveva più nulla da giocarsi. A quanto risulta dalle indagini i due aquilotti non avrebbero risposto ai messaggi, ma avrebbero subito informato la società e la Procura Federale.

In seguito all’accusa per il club è scattata la responsabilità oggettiva, richiamando l’articolo 7 del codice di giustizia sportiva della Figc, che non fa alcun distinguo tra un illecito consumato ed un illecito solo tentato. L’articolo 7 recita: “Il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica costituisce illecito sportivo”.

Immediato è stato il comunicato della società in merito alle accuse rivolatele dalla Procura Federale. che sul proprio sito scrive: “Il Parma Calcio 1913 apprende con sgomento e sconcerto le notizie di stampa riguardanti l’asserito deferimento per la presunta violazione dell’art. 7 del Codice di Giustizia Sportiva, che sarebbe stato contestato in data odierna dalla Procura Federale al Club e ai propri tesserati Emanuele Calaiò e Fabio Ceravolo per l’invio di alcuni messaggi di testo ad ex compagni di squadra prima della partita Spezia-Parma e desidera precisare quanto segue:

  • Riteniamo che l’accusa di tentato illecito sportivo, se confermata visto che la società a tutt’ora (le ore 13:55 di mercoledì 20 giugno) non ha ancora ricevuto alcun tipo di comunicazione a riguardo, rispetto alle condotte riscontrate, sia sconcertante. Non riusciamo davvero a concepire come testo e tenore dei messaggi in questione possano integrare una fattispecie così grave e siamo convinti che chi dovrà giudicare lo farà nel rispetto delle norme, della giustizia e del buon senso. Il Parma Calcio 1913 continua a nutrire la massima fiducia nella Giustizia Sportiva, ma chiede che la verità venga stabilita nel modo più rapido possibile, per rispetto nei confronti del club e dei suoi tifosi.
  • La Società – che ricordiamo non è mai nemmeno stata convocata o ascoltata in ordine a questo procedimento – auspica che, come sono stati resi pubblici molti dettagli delle indagini, possano essere resi pubblici dalla Giustizia Sportiva, da subito o al termine del procedimento, anche i testi dei messaggi in questione, affinché tutti gli sportivi italiani possano avere contezza del tenore degli stessi.
  • Già nel recente passato, il Parma Calcio ha dovuto sopportare danni di immagine notevoli in ordine ad accuse infamanti rivelatesi infondate, senza ricevere alcuna tutela. Nelle ultime settimane sta inoltre assistendo ad un crescendo di dichiarazioni aggressive e insinuanti da parte di tesserati e dirigenti di altre società, senza che nessuno abbia mai censurato questi comportamenti o mosso un dito. Il Parma Calcio non è mai entrato a far parte di questo circo. Continuerà a starne fuori. Ma non ha alcuna intenzione di partecipare a un processo mediatico, dove giorno dopo giorno si alternano notizie contrastanti e la Società si ritrova ad apprendere dai giornali l’evoluzione della inchiesta in questionePer primi vogliamo chiarezza, giustizia e rispetto delle norme.
  • Da ultimo vogliamo continuare a rassicurare i nostri tifosi, in quanto rimaniamo convinti che in alcun modo i fatti contestati possano rappresentare un illecitoSiamo pertanto certi che questa vicenda – che sta comunque arrecando al Parma ingenti danni di immagine, tecnici, commerciali ed economici – non potrà che definirsi senza conseguenze per il Parma CalcioChiediamo a tutti i nostri tifosi di rimanere vicini a questa società e a questa squadra e a tutte le persone che la compongono, che meritano la fiducia di tutti noi per il comportamento sempre dimostrato in campo e fuori dall’inizio del nostro percorso di rifondazione.

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