Nicola: «Per raggiungere il nostro obiettivo servirà un “Genoa Carpe Diem”»

Il tecnico rossoblù: «Dobbiamo avere la capacità di cogliere da ogni partita tutto ciò che serve per raggiungere il nostro obiettivo e allo stesso tempo resettare completamente e prepararci per la partita successiva»

Nicola Genoa
Davide Nicola (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Alla vigilia della sfida di Serie A tra Genoa e Parma, che vede i rossoblù di nuovo in campo dopo mesi di stop, mentre i ducali reduci dall’1-1 di sabato contro il Torino, mister Nicola è intervenuto ai microfoni di Genoa Channel per le dichiarazioni pre match.

«Direi che dove eravamo rimasti interessa poco. Conta concentrarsi soprattutto su dove siamo e dove vogliamo andare. Abbiamo a disposizione 12 partite per raggiungere il nostro obiettivo e questo è quello che effettivamente ci interessa».

Dopo questo periodo tanti difficile, cosa può fare il calcio?

«Il calcio può divertire e far divertire nel vero senso etimologico della parola. Può far svagare. Credo che possiamo girarci attorno quanto vogliamo, ma non ci sia un significato più utile rispetto al periodo appena trascorso».

Che Genoa serve e che squadra vuole vedere in campo?

«I ragazzi hanno lavorato molto, con dedizione e impegno. Dobbiamo essere consapevoli del fatto che abbiamo 12 partite in un periodo estremamente limitato. Quindi serve un Genoa che abbia ben chiaro il concetto del “carpe diem”, la capacità di cogliere da ogni partita tutto ciò che serve per raggiungere il nostro obiettivo e allo stesso tempo resettare completamente e prepararci per la partita successiva, dato che si giocherà ogni tre giorni. Questo è quello che serve: un Genoa “carpe diem”».

Come successo nell’ultima gara prima dello stop, con un San Siro privo di tifosi, domani il Genoa giocherà al Ferraris senza i suoi sostenitori

«Purtroppo vale per tutti e non avremo la nostra gente vicina, ma è un concetto che va al di là della semplice fisicità. Ovvio che vorremmo avere i nostri tifosi vicino a noi, ma allo stesso tempo sappiamo che li rappresentiamo e che non basta averli solo vicino. Noi li portiamo dentro sempre e comunque e con questo spirito cerchiamo di andare in campo, cercando di regalare e offrire prestazioni importanti».

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