Nicola: «Al Genoa ho avuto grandi maestri, ma voglio batterlo»

Il tecnico del Cagliari: «Stiamo lavorando sul dettaglio di squadra, che è il 20%»

Nicola Cagliari
Mister Davide Nicola (foto di Cagliari Calcio)

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Davide Nicola ha anticipato Genoa-Cagliari, prossima trasferta dei sardi: «Chi è rimasto ha lavorato con grande entusiasmo, chi è rientrato dalle Nazionali lo ha fatto con motivazioni. Siamo pronti per affrontare la partita in uno stadio caldo, sono quelli che amiamo. A centrocampo abbiamo degli “happy problems”: Deiola, Makoumbou, Marin, Adopo, Prati sono cinque giocatori per i quali diventa difficile parlare di chi non mi fidi, infatti sono sempre nei sedici utilizzati e tra i più presenti in quanto a minuti. Significa che abbiamo alternative. Vorrei metterli tutti, ma non posso: ne metterò quattro».

Il tecnico del Cagliari parla del momento del Genoa e dell’avvicendamento in panchina che è avvenuto durante il corso della settimana: «Il loro cambio tecnico ci ha dato un surplus di lavoro perché, assieme al mio staff, ci siamo immediatamente catapultati per capire le squadre che Vieira ha allenato e ipotizzare modi di stare in campo. In cinque giorni immagino che, da collega, abbia preso coscienza del posto in cui è capitato, conoscere più rapidamente possibile le dinamiche, capire le priorità, scegliere se partire dal conosciuto e razionalizzare la propria idea. Se il Genoa giocherà in un modo o nell’altro, noi sappiamo come interfacciarci. Conosco bene la loro qualità e i loro tifosi, servirà una partita molto concentrata consapevoli che ci sarà da battagliare ogni minuto. Ogni partita è uno scontro diretto, questo è il mio pensiero altrimenti non mi sarei salvato prima: non sai mai dove prendi punti, ma sai che li devi voler prendere in ogni contesto».

A proposito di Genoa, mister Nicola parla del suo passato esprimendo dolci parole: «É un passato molto lungo della mia carriera, sia da calciatore che da allenatore: è la squadra che mi ha permesso di affermarmi nel calcio. Ho avuto grandi maestri come Mainetto, Maselli e il mio scopritore Palotti. Custodisco ricordi importanti, anche perché mia moglie è genovese: è parte della mia vita, sono sempre molto contento e nell’incontrare i rossoblù. Però chi mi conosce sa che farò di tutto per batterli, come loro faranno con me: è il bello dello sport».

«Contro il Milan abbiamo dimostrato le qualità che abbiamo: di fatto, dobbiamo essere abili a capire che la transizione del gioco porta continuamente a scompensare e ricercare nuovi equilibri dove servirà essere bravi a riprendere le posizioni il più veloce possibile, non basta correre molto ma correre nei modi e nei tempi giusti. Serve stare attenti su due, tre cose perché adesso lavoriamo sul dettaglio del 20%, che però genera l’80% dei risultati futuri. Viola? Più una seconda punta, conosce i movimenti e punta nell’uno contro uno; Gaetano è più un rifinitore, con capacità balistica più individuale, sa smarcarsi in zone di campo più proprie della mezz’ala ma deve imparare ad attaccare la profondità negli ultimi 25 metri. Possono coesistere, però noi non giochiamo per tenere la palla ma per costruire lo spazio e battere l’ultima linea avversaria» conclude mister Nicola.

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