Nicola: «Abbiamo fatto un’ottima prestazione, buona risposta da parte della squadra»

Il tecnico rossoblù: «Possiamo migliorare ancora, c'è da lavorare per attuare la mia idea di calcio. L'ordine tattico sta prendendo sempre più piede, ma dobbiamo fare ancora tanto»

Nicola Genoa
Mister Nicola (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Termina alla lotteria dei calci di rigori l’avventura in Coppa Italia del Genoa di Davide Nicola. Può dirsi soddisfatto l’allenatore rossoblù, il quale, nonostante la sconfitta, ha potuto vedere una squadra combattiva, capace di farsi valere per 120 minuti. All’uscita dagli spogliatoi, così ha parlato il tecnico in conferenza stampa:

 

«Abbiamo fatto un’ottima prestazione, ma deve bruciare aver perso: abbiamo fatto qualcosa di importante ma non abbiamo messo la ciliegina. Sono stati alternati tanti giocatori come Goldaniga, Barreca, Behrami, Destro e Agudelo, la risposta è stata positiva sotto tutti i punti di vista. Abbiamo creato, purtroppo con Ghiglione nei supplementari non l’abbiamo chiusa. Meritavano di passare entrambe le squadre, complimenti al Toro. Ma c’è consapevolezza per uscire da una zona di classifica difficile».

 

Sulle aspettative riguardo alla squadra:

 

«Possiamo migliorare ancora, c’è da lavorare per attuare la mia idea di calcio. L’ordine tattico sta prendendo sempre più piede, ma dobbiamo fare ancora tanto. Il risultato di oggi dice che, contro una squadra fisica e con 10 punti in più, ce la siamo giocata. Ed era anche la mia prima trasferta, c’è una progressione sotto tutti i punti di vista. Poi, dopo Verona, ci sarà una disanima anche con la società. Ma le risposte che ho avuto sono positive».

 

Sulla direzione da parte di Sacchi:

 

«Ho un’idea, anche con il Sassuolo mi è stato chiesto qualcosa di simile: non commento mai le decisioni arbitrali, rimango coerente con quello che dico. Io controllo quello che posso controllare, accetto i verdetti e poi gli altri faranno i loro giudizi».

 

Sull’affetto dimostrato da Torino:

 

«Fa piacere essere apprezzato, io divento tifoso delle squadre nelle quali ho giocato: a Toro e Genoa ho fatto tanti anni, ho avuto un passato qua e non rimango insensibile. Ma io dò il 100% per la causa che rappresento».

 

Sulla salvezza:

 

«Non riuscirei a fare nulla se non ci mettessi passione e anima. E’ l’essenza di qualsiasi cosa, poi a volte fai bene e altre meno bene. Ma noi dobbiamo essere consapevoli che senza anima, non si può costruire nulla perché tutto si sgretola. Dobbiamo pedalare, poi i conti li faremo alla fine».

 

Su Parigini:

 

«Io parlo quotidianamente con la mia società, tra pochi giorni avremo un’altra battaglia e penso solo a questo. Poi si faranno le considerazioni del caso».

 

Su Zapata:

 

«Non aveva oltre il tempo che ha giocato, si sarebbe rischiato un altro infortunio. E’ stata una partita a scacchi anche con il dottore, tanti giocatori andavano valutati durante la gara. Sono d’accordo con Mazzarri, bisognerebbe poter agire con più sostituzioni”».

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