Intervenuto durante la trasmissione web “Bobo Tv”, Diego Milito ha rigiocato i celebri derby del passato a cominciare da quello vinto per 1-0 con una sua rete: «Ce lo fece vincere Antonio Cassano quando ci definì “pallidi” (ride essendo uno dei conduttori presenti, ndr). Ti abbiamo aspettato per tutta la settimana, ci caricasti come iene». Cassano, però, prova ad incalzarlo: «Senza di te, il Genoa non avrebbe mai vinto quei derby». Ma il Principe è ancora freddo, come quando giocava in area di rigore: «No, eravamo una grande squadra e, soprattutto, avevamo un grande allenatore come Gian Piero Gasperini. Il mister è un fenomeno, ho imparato tantissimo da lui: le sue squadre non si sentono inferiori a nessuno perché hanno coraggio. Da noi c’era Matteo Ferrari che, da libero in una difesa a tre con Bocchetti e Criscito, si proponeva continuamente. Gasperini ci faceva lavorare tanto, noi arrivavamo alla partita conoscendo perfettamente l’avversario. Al Genoa si fece conoscere al grande pubblico».
Cassano riconosce quanto detto dall’ex attaccante del Genoa e rivela: «Dopo il derby perso all’andata chiesi alla mia squadra di marcare a ogni costo un solo calciatore rossoblù: Diego Milito. Fece tripletta, ci disintegrò. A fine partita me li volevo mangiare». Tra i due amici ex Inter, che ricordano a modo loro i quattro gol del Principe al Real Madrid in Coppa del Re, lo scambio finisce al meglio: «Ci vediamo una sera a Genova, da Gigino». Infine, su Torino-Genoa 2-3 che provocò lo scoppio di una maxi rissa in campo, Nicola Ventola spiega: «Perdemmo e per noi fu retrocessione, ci furono nove squalificati: volavano cazzotti e schiaffi». Milito spiega: «A Torino avevamo ancora la possibilità di andare in Champions League, perdemmo la qualificazione a causa dello scontro diretto con la Fiorentina: fummo sconfitti a Firenze (con gol di Gilardino, ndr) mentre in casa stavamo vincendo 3-0, poi Adrian Mutu ci fece tre gol…».